diario di cammino di Gabriella Bellenzier (ottobre 2004)
pag. 2

12 settembre: Lourdes – Bayonne
Risveglio in Francia. Terre brulle, rocce di tufo, lagune piene di fenicotteri rosa. Il mare blu alla nostra sinistra ci accompagna fino a Marsiglia. Poi su verso Lourdes con due ore di ritardo e così decido di dormire qui.
Con un po’ di difficoltà trovo alloggio nel piccolo borgo di Cité-Saint-Pierre. Questo è il luogo dove viveva Bernardette con la sua famiglia e si respira aria di serenità. Dieci minuti a piedi per arrivare alla Basilica per la Messa con Belluno-Feltre. Qui trovo la Soccol, el Mauro de Col de Roccia, don Angelo: mi sembra di essere nell’Agordino!
La sera assisto alla processione “aux flambeaux” dall’alto della scalinata di questo santuario straordinario. Lourdes è proprio unica! Quanta speranza in tutta quella gente! Ogni sera migliaia di persone arrivano in questa piazza non tanto grande e sognano.
Visito la grotta. Alla fonte davanti alla piscina ardono mille e mille candele e ceri enormi. Con queste immagini nel cuore vado a dormire. Il cielo è tutta una stella. La conca illuminata di Lourdes mi fa ben sperare per il mio viaggio.
Dimenticavo: tra una messa e un rosario sono caduta nel centro del paese; mentre guardavo in giro ho inciampato in un filo che sosteneva uno stendardo. Mi è andata bene: il mio pellegrinaggio a Santiago de Compostela poteva finire qui.


13 settembre: Jean Pied de Port

Mi sveglio alle 5. Ho dormito come un tasso. Visito l’abitazione di Bernardette trasformata in cappella-cripta molto suggestiva. Qui veramente c’è il mistero nell’aria.
Mi ritrovo con Belluno-Feltre nella basilica di S. Bernardette per la cerimonia del perdono. Ci hanno dato un sasso che abbiamo portato ai piedi della Croce. Ne avevano sacchi pieni, presi sul greto del fiume Piave. Rivedo Paolino Dimai tutto preso per aiutare i più deboli.
Mi metto in posa per la foto insieme ai 700 pellegrini. Saluto l’Adelina. Visito la basilica e poi prendo il treno per Saint Jean Pied de Port. Qui comincia il Camino francese e si respira aria di Compostela. Penso al cibo per domani. Nei negozi bastoni e conchiglie: i simboli che mi accompagneranno fino alla fine.
Il tempo è nebbioso e la maglietta che ho lavato è ancora bagnata. Chissà se domani ci sarà il sole! Questa cittadina medioevale è molto bella: castelli e mura, scorci baschi, case colorate ci dicono che siamo vicini alla Spagna. Non vedo l’ora di mettere i miei piedi alla prova, non solo, ma anche la schiena!
Penso che userò tanto gli scarponi. Sono con letti a castello in una stanza tenuta bene, ma così in compagnia ho visto già piedi pieni di vesciche. Penso al mio pellegrinaggio a Roma nel 2000 e mi fanno venire i brividi. Però, con emozione, sulla mia credenziale c’è il primo timbro.

pagina precedente
2
3
4
5
6
7
8
pagina successiva
9
10
11
12
13
14
15
16