Usciamo da Belorado seguendo le mattonelle d’inciampo che qui riportano l’impronta di un piede e una mano lungo calle de Raimundo de Miguel, calle Hipólito López Bernal e poi per la Avenida Camino de Santiago fino ad incrociare la trafficatissima N-120 all’altezza del ponte sul rio Tirón (percorsi km 1,1). Attraversiamo la Strada con prudenza e ci avviamo lungo ponte pedonale in legno riservato ai camminatori e poi proseguendo lungo una pista che corre più o meno parallela alla N-120 arriviamo fino a Tosantos >>>.
Poco prima di entare in paese c'è un'area di "descanso" con tavoli e barbecue.
Attraversando il paese e guardando alla nostra destra, oltre la statale N-120 si può vedere adossata ad un costone roccioso, la ermita de la Virgen de la Peña >>>.
Dopo Tosantos un breve tratto ci porta a Villambista (percorsi km 7,7). Si entra nel paesino percorrendo Calle la Fuente e troviamo la fontana delle 4 canne >>>. Una leggenda racconta che l'acqua della fonte delle 4 canne è il miglior rimedio per recuperare vitalità ed eliminare la stanchezza ... non c'è nulla di meglio che darci una bella rinfrescata. Poco prima di arrivare a Espinosa del Camino riattraversiamo la N-120 che percorriamo per qualche decina di metri, per poi proseguire sulla pista alla nostra destra fino al paese. Attraversiamo Espinosa e proseguendo su strada bianca in mezzo alla campagna troviamo sulla nostra destra le rovine di quello che era il monasterio Mozárabe de San Félix (percorsi Km 10), dove la tradizione vuole fossero sepolti i resti del Conte Diego Rodríguez Porcelos, fondatore di Burgos. Subito dopo le rovine si gira a sinistra fino ad incrociare nuovamente la N-120 lungo la quale si prosegue fino a Villafranca Montes de Oca >>>(percorsi km 11,7). A metà del paese tra l'albergue del pellegrino a sinistra e poco più avanti, sulla destra, la chiesa di Santiago, inizia la dura salita che porta a San Juan de Ortega. Il tratto è piuttosto ripido e conviene prenderlo con calma. Da qui fino a San Juan de Ortega ci sono 12 Km, circa tre ore di cammino e non ci sono abitati, per cui è bene procurarsi del cibo e acqua. Stiamo salendo i Montes de Oca, l'alto de la Pedrja che ci porta alla quota dell'altopiano Castigliano di Burgos. Nei tempi che furono, questo tratto era considerato uno dei più pericolosi per agguati ai pellegrini ... e una leggenda racconta >>>come alla fine, fu una "bruja" (strega) ad allontanare tali malintenzionati. Si cammina in uno dei luoghi più solitari, immersi nella natura e nella pace del cammino. In continua salita si arriva ad un punto panoramico che domina la "Sierras de la Demanda" e alla "fuente de Mojapán" dove comincia ad addolcirsi un poco. Siamo circondati da querce, ginepri ed erica. Il sentiero continua a salire, fino ad incontrare un ripetitore e poi il monumento ai caduti della guerra civile (percorsi Km 15.2). Si scende un po' per poi con un ultimo breve strappo raggiungere una comoda strada forestale che attraversando un folto rimboschimento ci porta fino San Juan de Ortega >>>(percorsi km 23,7). Il monastero e la chiesa sono patrimonio di interesse culturale fin dal 1931. Il santo Juan de Ortega (1080-1163) fu discepolo di Santo Domingo de la Calzada con il quale collaborò per la costruzione di ponti e strade. La chiesa fu edificata dallo stesso Juan alla fine della sua vita perché diventasse un luogo di riferimento per i pellegrini che transitavano per andare a Santiago de Compostela. Il 20 marzo e il 22 settembre di ogni anno in corrispondenza degli equinozi di primavera e d'autunno>>>, quando il giorno e la notte (simbolo del bene e del male) durano lo stesso tempo, in un capitello della chiesa si verifica un curioso fenomeno che non può essere considerato casuale. Al tramonto del sole, alle 5 de la tarde (della sera) e per una durata di 10 minuti, un raggio di sole va ad illuminare i bassorilievi che raffigurano in sequenza l'Annunciazione, la Nascita, l'Epifania e l'annuncio ai pastori, di Gesù. Sembra che la Vergine anzichè guardare l'angelo dell'annunciazione come sarebbe naturale, diriga il suo sguardo, proprio verso il raggio di sole. A San Juan de Ortega c’è un albergue per i pellegrini ed un bar. Ogni sera alle 18.00 nella suggestiva chiesa, si celebra la messa del pellegrino al termine della quale si distribuisce gratuitamente la famosa sopa de ajo. L’albergue propone anche il menù del peregrino. Lasciamo il monastero proseguendo sulla strada regionale e poco dopo arriviamo ad un bivio con una croce di legno >>>.
Qui abbiamo due possibilità per arrivare ad Ages: continuare lungo la strada regionale asfaltata (magari preferibile in caso di pioggia e quindi fango) per Santovenia de Oca e poi Ages, oppure consigliata lungo la carrareccia alla nostra destra e ben indicata che si inoltra nella pineta e che porta direttamente ad Ages la meta di questa tappa (km 27,4).
|