San Juan de Ortega e il raggio di sole all'equinozio.
Il 21 marzo e il 22 settembre di ogni anno in corrispondenza degli equinozi di primavera e d'autunno, quando il giorno e la notte (simbolo del bene e del male) durano lo stesso tempo, nel capitello della chiesa si verifica un curioso fenomeno che non può essere considerato casuale. Al tramonto del sole, alle 5 " de la tarda" (della sera) e per una durata di 10 minuti, un raggio di sole va ad illuminare i bassorilievi di un capitello che raffigurano in sequenza l'Annunciazione, la Nascita, l'Epifania e l'annuncio ai pastori, di Gesù. Sembra che la Vergine anzichè guardare l'angelo dell'annunciazione come sarebbe naturale, diriga il suo sguardo, proprio verso il raggio di sole. Si tratta di un indimenticabile e spettacolare gioco di luce, sicuramente voluto, studiato e non casuale, che unisce fenomi astronomici a visioni mistiche. E' un aspetto che spesso si ripete nelle architetture d'un tempo soprattutto nel mondo cosidetto "pagano". Segno inequivocabile dell'attenzione ai fenomeni "celesti", che scandivano lo scorrere del tempo di anno in anno, di stagione in stagione.