La terra rossa ed i vigneti di "tempranillo e garnacha " (vini rossi), ci accompagnano in questa tappa.
Poco dopo l'uscita da Logroño si attraversa il bel Parco de La Grajera >>>,
per iniziare una salita addolcita dalla bella visione verso Logroño >>>. Poi si scende costeggiando una rete metallica piena di croci intrecciate dai pellegrini con dei bastoncini e che ci separa dalla parallela A-12, mentre la sagoma di un toro di "Osborne" dall'alto della collina ci controlla. Incrociamo l'autostrada AP-68 che superiamo su un cavalcavia
e poco dopo >>>possiamo contemplare i resti dell'antico hospital de San Juan di Acre del 1185 ed arrivare quindi a Navarrete, nota per le ceramiche.
Lungo calle Mayor Baja giungiamo davanti alla iglesia de Nuestra Señora de la Asunción del XVI secolo. >>> Vale la pena entrare e dare uno sguardo alla grande e preziosa pala d'altare barocca. Usciamo da Navarrete passando davanti all'albergue A la Sombra del Laurel.
Proseguiano lungo la strada asfaltata e più avanti alla nostra sinistra incrociamo la Ermita de Santa Maria de Jesus con un interessante portico romanico del XII secolo >>>. Si prosegue su una stradina parallela alla principale, stradina che poi devia tra i vigneti fino alla cooperativa vitivinicola de Sotés. Attraversiamo la strada e proseguiamo lungo una strada in mezzo ai vigneti. Se vogliamo sostare a Ventosa >>>prendere la deviazione segnalata verso Sx e proseguire per 1,5 km circa.
Se invece proseguiamo dritti, a 4km dalla deviazione per Ventosa, arriviamo ad un sottopasso stradale che ci fa attraversare la N-120a e a poco più di 3 km da tale sottopasso camminando in mezzo a splendidi vigneti, arriviamo all'Alto de Poyo (collina) di Rolando >>> che ricorda la mitica vittoria di Rolando sul gigante musulmano Ferragut. Una costruzione a cupola circolare di pietra che serviva come rifugio agli agricoltori è posta a ricordo della leggenda di quell'evento che così racconta:
Rolando arrivò a Nájera per liberare i cavalieri cristiani che Ferragut, gigante Siriano discendente di Golia, teneva prigionieri nel suo castello. Ferragut, era invincibile e sconfisse i migliori guerrieri diCarlo Magno. Un giorno, dalla collina (il Poyo) Rolando vide il gigante seduto davanti alla porta del castello, prese un masso che pesava più di 20 kg , glielo scagliò contro e colpendolo in fronte lo uccise. Da allora il dosso si chiama, Podium o collina, di Rolando. Un’altra versione della leggenda dice che Rolando dopo uno scontro con Ferragut, gli conficcò un pugnale nell’ombelico, l’unico posto vulnerabile. In questo modo, le truppe di Carlo Magno poterono liberare Nájera.
Subito più avanti del "Poyo" c'è un grande cantiere di lavorazione della ghiaia. Superato il grande capannone, prestare attenzione alla nostra Sx >>>alle segnalazioni che ci fanno attraversare un ponticello in legno per superare il piccolo rio Yalde, quasi sempre in secca per poi proseguire passando sotto un ponte >>>.
Ancora un paio di Km e seguendo le buone segnalazioni arriviamo per stradine bianche a Najera ... e non potremo non soffermarci a leggere i versi di una poesia di E.G. Baños, parroco spagnolo scritta su un muro di cinta >>>:
Polvo, barro, sol y lluvia
es el camino de Santiago
millares de peregrinos
y más de un millar de años.
Peregrino, ¿quién te llama?
¿qué fuerza oculta te atrae?
... continua
Il rio Najerilla chiude la città vecchia, addossata alle rocce di colore rosso e sviluppatasi intorno al monastero e la chiesa di Santa Maria la Real del 1052.
L'itinerario - a partire da questo punto comincia una fase differente del camino de Santiago. Si lasciano dietro le tappe navarresi con i continui saliscendi e cominciano i tratti della Rioja più dolci ma in continua ascesa fino agli altipiani per Burgos.
Principale difficoltà - riscontrate - Quando la strada attraversa Logroño, il pellegrino può trovarsi con alcuni problemi di segnaletica nei parchi della città. Basta stare attenti a questo aspetto ed eventualmente chiedere.
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