Se la nebbia non ce lo impedisce, vedere l’alba da O Cebreiro è uno spettacolo da non perdere.
Oggi camminiamo nelle terre de Galizia; terra delle nebbie, degli antichi Celti, delle preziose miniere romane, delle colline e dei boschi di querce, eucalipto e castagni. Dall’ostello posto a quota 1296m abbiamo tre possibilità di inizio tappa giornaliera:
1 - Possiamo scendere nella sottostante strada LU-633 e fatti 50mt prendere la stradina che sale alla nostra Sx che prosegue poi parallela alla strada, ma ci tiene fuori dal traffico.
2 - Da dietro l'ostello, prendere la pista sterrata bianca che prosegue parallela più o meno alla precedente ma poco più alta di quota e più lontana dalla LU-633.
3 - Prendere la stradina bianca che passa sopra all'ostello (strada della forestale) e prosegue parallela alle altre due piste ma di poco più in quota. Se prendiamo questa soluzione, la vista spazia tra colline senza fine, vegetazioni di felci, querce, castagni e pascoli che costituiscono la Sierra O Courel. Le tre piste comunque si ricongiungono a Liñares >>>percorsi più o meno 3km.
In base al vostro umore mattiniero fate la scelta del percorso.
Già il famoso Codex Calixtinus riporta la località di Liñares dove troviamo una chiesa medievale Igrexa de Santo Estevo de Liñares. E' ad una sola navata e custodisce una pala d'altare in stile barocco.
Riprendiamo il cammino lungo la LU-633 e percorsi 300/400mt dal punto di ricongiunzione delle piste, a destra incrociamo una stradina che scende leggermente >>>. Le indicazioni sul posto ci guidano bene. Scendiamo lungo quella stradina e fatti un centinaio di metri, alla nostra Sx prendiamo il sentiero che sale di poco. Da questo punto percorsi 600mt ci riaffacciamo alla strada; siamo all'Alto de San Roque (quota 1270) >>>dove si erge plastica la scultura bronzea opera dell'artista José María Acuña, che raffigura un pellegrino medievale che avanza contro vento. Il sentiero poi corre parallelo alla strada e scende lievemente ed arriviamo a Hospital. Qui incontriamo i primi esemplari di vacche note come "rubias gallegas" apprezzate per la loro carne. Lasciamo questo villaggio di allevatori per una pista a lato del gard-rail della strada LU-633 e dopo 1Km scarso prendiamo la stradina asfaltata che scende alla nostra Dx. Percorsi 300mt più avanti si devia a Sx per una stradina bianca che sale leggermente ed arriviamo a Padornello il regno della pietra e delle lastre di ardesia. Usciamo da questo piccolo paese ed una ripida ma per fortuna breve salita ci porta all'alto del Poio (1335 m slm) >>>dove un albergue, un bar e una trattoria permettono di prendere un po' di ristoro. Da qui dolcemente si scende percorrendo per 3,2km una pista parallela alla LU-633, fino a Fonfría. Se arriviamo troppo presto e il bar è chiuso è possibile che qualche donna del paese ci accolga offrendo la deliziosa torta di "latte fritto" (percorsi 11,9km). Dopo Fonfria, cominciamo decisamente a perdere di quota e camminando su una pista in terra battuta >>>passiamo per Viduedo, Fillobal, Pasantes, Ramil (percorsi 20,1km). A Ramil troviamo il castagno ultra centenario. E' facile trovare qualche anziano del posto che ci racconta la storia di quel secolare castagno che si dice essere stato piantato quando Cristoforo Colombo scoprì l'america ... ma forse è solo una leggenda. Siamo arrivati a Triacastela meta della nostra tappa dove possiamo trovare diversi albergues. La tappa è breve giusta per riprenderci dalle fatiche del giorno prima. |