 Se abbiamo sostato all'albergue San Nicolás de Flüe, puntiamo verso il castello de los Templairos seguendo le buone indicazioni in loco e camminando lungo Calle Pregoneros e dopo 600mt ci arriviamo. Saliamo a Dx e percorriamo perimetralmente le mura del Castello lungo calle Gil y Carrasco fino ad arrivare in plaza de la Virgen de la Encina. Una volta in piazza a sinistra scendiamo la scalinata >>> e lungo la calle del Rañadero al termine della quale svoltando a Sx attraversiamo il ponte sul río Sil. Superato il ponte, un centinaio di metri più avanti, si gira a Dx per calle río Urdiales che curvando subito a Sx, poco più avanti (200mt) sfocia nella avenida de las Huertas del Sacramento >>>.
Giriamo di nuovo a Dx e proseguiamo lungo questa strada. Dopo circa 0.5 km, troviamo la rotonda de la Pimenteras (al centro c'è un monumento). Superiamo la rotonda proseguendo dritti dalla parte opposta; la via poi continua con un ampia curva verso Sx e si arriva ad un altra rotonda al centro della quale, si trova il monumento al donatore di sangue >>>. Qui si prende la prima a Dx la Avenida de la Libertad e 300mt più avanti troviamo un altra rotonda e proseguiamo dritti dalla parte opposta lungo la via per il museo nacional de la energia >>> e ci portiamo sul marciapiede di Sx. La strada sale leggermente e gira verso Sx dove troviamo le nostre care indicazioni del cammino . Siamo a Compostilla lungo la Av. Cuarta che percorriamo sul marciapiede seguendo attentamente le frecce e le conchiglie dei pilastrini e delle tabelle ben distribuiti in loco. Passiamo sotto un portico e arriviamo in fronte alla chiesetta parrocchiale della Ermita de la Virgin de Compostilla. >>>
Dietro la chiesetta superiamo i campi da tennis e proseguiamo sulla stradina dritti, dritti, per 1km fino ad attraversare un sottopasso ferroviario. A questo punto siamo fuori dal centro abitato e continuiamo in avanti sempre con la buona compagnia di pilastrini, conchiglie e tabelle. Tra le coltivazioni dei vigneti, di cui il Bierzo vanta una buona tradizione e qualità (vedi i vini rossi del Mencía), si erge alla nostra sinistra la iglesia de San Esteban del 1778.  Dopo la chiesa si scende leggermente e incrociamo la strada CL-631. Un semaforo ci aiuta a superare in sicurezza l'incrocio e proseguire per la strada opposta che ci porta dopo 350mt, ad un bivio particolare al centro del quale si trova la capilla de San Blas y San Roque sulla cui facciata un dipinto di San Giacomo ci ricorda che siamo sul camino di Santiago >>>
. A questo bivio prendiamo la strada a sinistra come ben indica una tabella. Lungo un strada asfaltata e tranquilla arriviamo a Fuentes Nueva(percorsi 8km) e un "crucero" con il Cristo Crocifisso e Santiago Pellegrino danno il benvenuto. Sulla calle principale troviamo la ermita del Divino Cristo al fianco della quale c'è un bar attrezzato per accogliere i pellegrini. Attraversiamo il paese percorrendo calle Real e sempre per strada asfaltata entriamo a Camponaraya. Una volta immessi nella strada principale che attraversa il paese, proseguiamo sempre dritti e superiamo una prima rotonda con dentro la torre dell'orologio e dopo 800mt lungo l'Av. Francisco Sobrín arriviamo ad una seconda rotonda. (Volendo possiamo cercare le indicazioni per la deviazione verso il Monastero de Santa Maria de Carracedo le cui origini risalgono a prima dell'anno 1000. Si allungherebbe la tappa di 3,6Km ... però potrebbe essere una alternativa. Vi è anche un albergue). A questo punto seguendo le tabelle sul posto, ci portiamo sulla sinistra e prendiamo la via diametralmente opposta da dove siamo arrivati e giungiamo a fianco delle cantine Coop. Viñas Bierzo. Proseguiamo lungo la stradina ben indicata che ci porta ad attraversare un cavalcavia sopra, l'autostrada A-6. Comincia ora un tratto molto bello e rilassante. Il territorio del Bierzo mostra il meglio di se con i suoi vigneti e pioppi. Dopo 2,5km circa incrociamo la strada LE-713 >>> alla quale bisogna prestare attenzione nell'attraversamento e proseguendo nella stessa direzione giungiamo a Cacabelos >>> cittadina sulle sponde río Cúa con oltre 5500 abitanti (percorsi km 16,6). Attraversiamo il centro lungo calle Cimadevilla dove troviamo la Ermita de San Roque e più avanti lungo calle de Santa Maria, la iglesia de Santa María riedificata nel XVI secolo che conserva un abside romanico. Nel portico c'è una Madonna del XIII secolo. Uscendo dal centro storico, oltre il ponte sul río Cúa, alla nostra destra c'è il Santuario de la Quinta Angustia del XVIII secolo con annesso un grande e moderno ostello per i pellegrini. Curiosa all'interno del santuario la statua di Sant'Antonio di Padova che gioca a carte con Gesù bambino. Per arrivare a Pieros si sale un poco camminando sulla strada LE-713. Superiamo Pieros lasciandolo alla nostra destra. Continuiamo dritti sul lato sinistro della strada per circa 2.3km (possiamo evitare di prendere la deviazione per Valtuille de Arriba) e raggiungiamo un area di descanso >>>che sta alla nostra Dx. Qui una stradina di campagna con i pilastrini del cammino ci indica la via da percorrere e che ci porta a Villafranca del Bierzo.
Prima di arrivare in città, camminando in leggera discesa, alla nostra destra, pochi metri sotto la stradina che stiamo percorrendo e prima della chiesa de Santiago, c'è l'Albergue dei pellegrini mentre alla nostra sinistra appunto, l'antica iglesia de Santiago>>>, chiesa romanica del XIII secolo, ad una sola navata con uno splendido portale detto del Perdono. Si racconta che la chiesa fu fondato per opera di San Francesco d'Assisi. Il papa spagnolo Calisto III concesse ai pellegrini infermi, stanchi, impossibilitati a proseguire il cammino, di passare per questo portale e ottenere così, la stessa indulgenza che avrebbero guadagnato arrivando a Santiago.
 Da vedere: il castillo de los Marqueses de Villafranca del XVI secolo che però è privato, il convento de la Anunciada de 1606 eretto sopra le rovine dell'antico Hospital de San Roque dove la tradizione dice sostò Francesco d'Assisi. Lungo la Calle principale che attraversa la città si trovano vari palazzi di stile italiano e il convento San José.
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