I due percorsi (Villar de Mazarife o San Martino del Camino) si ricongiungono a Hospital de Orbigo.
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Itinerario A: da San Martin del Camino.
Si esce da San Martino lungo la strada principale N-120 seguendo le frecce gialle dipinte sul marciapiede e il manto stradale che portano ad uscire dal paese e a transitare sul ponte del canal del Páramo, superato il quale, le classiche tabelle del cammino >>> ci fanno deviare a Dx e subito dopo  a Sx per un tracciato ghiaioso che viaggia parallelo alla statale N-120. Dritti come un tiro di schioppo procediamo tra campi di mais e piccole coltivazioni di ortaggi che si estendono alla nostra destra. A 3km dalla partenza superiamo l'incrocio con la strada per Villavante e dopo un altro km passiamo sopra il piccolo sbarramento del canal de la presa Cerrajera che serve da chiusa per le irrigazioni dei campi.
2km più avanti, in prossimità della zona industriale, deviamo sulla destra >>>rispetto alla N-120 e poco più avanti, all'altezza di un serbatoio d'acqua, ci si ricongiunge con il cammino di chi arriva da Villar de Mazarife >>>.
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Itinerario B: da Villar de Mazarife
Si esce da Villar lungo una strada asfaltata dritta, dritta per 5,5 km circa. In prossimità del paese di La Milla del Páramo (che possiamo evitare di entrare) incrociamo la strada LE-6502 >>>.
A tale incrocio si prosegue dritti come da indicazioni in loco, per una strada sterrata che dopo 150mt presenta un bivio >>>. Qui giriamo a Sx e proseguendo lungo la strada sterrata superiamo il ponte sopra il Canal del Páramo. Poco dopo, percorso il gran curvone, la strada diventa dritta come un righello. Da quel punto, percorsi 3,5km, ci portiamo verso Villavante, che rimarrebbe fuori rotta e incrociamo la Caretera Acebes che esce dal paese. Le frecce gialle ci inviterebbero ad entrare in paese, ma possiamo proseguire continuando dritti sulla strada di fronte a noi >>>. 650mt dopo tale incrocio, OCCHIO ad attraversare i binari del treno. Continuiamo sulla pista sterrara per 1,5km ed arriviamo sul ponte della CL-621 >>>che attraversa a destra l'autopista AP-71. Attraversato il ponte proseguiamo dritti per 700mt sulla carreggiata fino ad una grossa rotonda >>>. Dobbiamo con molta attenzione superare la rotonda prendendo la strada che sta diametralmente opposta a noi in direzione del grande serbatoio d'acqua che svetta alto sullo sfondo, raggiunto il quale ci ricongiugiamo con chi proviene da San Martin del Camino.
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Di nuovo in insieme procediamo dritti fino ad attraversare lo stupendo Puente de Orbigo >>>noto com e il Puente del passo Honroso (del passaggio d'onore). Costruito nel XIV secolo deve questo suo nome ad un celebre evento storico avvenuto nel 1434 che vide protagonista il giovane cavaliere Suero de Quiñones il quale organizzò un torneo d'armi sfidando tutti i cavalieri che volevano passare il ponte. Tutto questo per catturare il cuore di una giovane dama che di lui non ne fregava nulla. Il torneo durò per tutto il mese di luglio e alla fine, uscito vincitore, il cavaliere portò in dono in pellegrinaggio a Santiago una cinta azzurra che apparteneva alla sua amata. Se dopo questa storia il giovane avesse conquistato il cuore della dama ... non ci è dato a saperlo!
Il ponte attraversa il río Órbigo e nelle sue acque vivono la trota comune e la trota Fario (Salmo trutta fario) che è l'ingrediente principale del piatto tipico la "sopa" che si prepara all'Hospital de Orbigo. Attraversiamo il centro lungo Calle Alvarez Vega, che più avanti diventa Calle Camino de Santiago. All’uscita ci troviamo ad un incrocio con due possibilità di itinerario >>>: proseguire dritti, lungo una strada monotona che più avanti corre parallela alla N-122 (lunghezza km 11,7), oppure svoltare a destra per Villares de Orbigo, strada molto più interessante e bella (lunghezza km12,9). I due percorsi si ritrovano a Crucero de Santo Toribio. Suggerisco di svoltare a Dx. Il cammino quindi procede per una larga pista sterrata, lungo la quale troveremo allevamento di bestiame e un paesaggio piacevole e tranquillo con coltivazioni di vario genere, vitigni, alberi, macchia tipica locale. Attraversiamo il paese di Villares >>>seguendo le frecce gialle in loco e proseguiamo per una pista sterrata che attraversa una zona brulla e meno verde rispetto al tratto precedente che si congiunge dopo 1,1km, alla strada locale LE-6451 >>> ed entriamo dopo aver percorso 1,3km, a Valdiglesias un paesino di quattro case, in mezzo alla campagna. Da qui proseguiamo sempre per piste sterrate; troviamo una croce e la statua di un pellegrino e dopo 4,5km attraverso una zona immersa nel verde arriviamo alla Casa del alma; punto di ristoro/descanso creato e voluto da David Vidal un pellegrino che, "folgorato sulla via di Santiago", da anni ha trasformato un edificio rurale abbandonato nella sua dimora e in un luogo di condivisione, incontro e descanso per i pellegrini che di li passano. Ora la cura della accoglienza è passata di mano a due giovani, ma lo spirito è il medesimo. Proseguendo si arriva al suggestivo Crucero de Santo Toribio >>>, un eccelente punto panoramico che si apre sulle città di Justo de la Vega e Astorga. Scendiamo dal Crucero per una strada abbastanza ripida ed entriamo a Justo de la Vega che attraversiamo lungo Calle Real. Al termine del centro abitato alla nostra Dx riprendiamo una pista >>>tra la campagna per 1,4 km. Siamo alle porte di Astorga. Al termine della pista si percorre a sinistra un tratto di asfalto (circa 200m) che porta davanti ad un grande sovrappasso ferroviario di colore verde >>>. Superato questo, seguendo le buone indicazioni in loco >>>arriviamo in centro ad Astorga.
La città di Astorga vanta antiche origini romane; era un accampamento militare durante le guerre cantabriche (29/19 a.c.) Deve comunque il suo sviluppo alla sua strategica posizione che permetteva il controllo delle vie lungo le quali transitava l'oro delle miniere del nord.
Da vedere sono la cattedrale de Santa María del XV secolo e con una bella facciata plateresca. Il municipio di Astorga del 1675 con il caratteristico orologio le cui ore sono scandite da due automi Maragatos - Zancuda e Colasa. Il palazzo episcopale oggi museo del cammino, opera del geniale architteto Antonio Gaudí ideatore tra l'altro della "sagrada familia" a Barcellona. Le Mura di origine romane risalenti al III secolo e successivamente modificate nei secoli successivi. |
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