Lasciamo Boadilla, dando l'ultimo sguardo al lavoro di "filigrana" con cui è decorato el rolo jurisdiccional e iniziamo una delle tappe piatte della lunga meseta Castillana. Dopo 1,8 km si costeggia il "Canal de Castilla", una grande opera di ingegneria idraulica costruita attorno al 1800 per l'irrigazione dei campi e il trasporto dei cerali su zattere trainate da buoi.
Il cammino prosegue parallelo al canale per quasi 3 km fino alla chiusa in prossimita di Fromista. Lasciamo quindi il canale ed entriamo in città dove troviamo la chiesa románica de San Martín >>>che merita proprio una visita ... se abbiamo la fortuna di trovarla aperta. Sembra un modellino tali sono la perfezione delle proprorzioni e lo stile. E 'stata costruita nel XI secolo sotto il patrocinio della signora Mayor de Castilla ed è composta da tre navate, 46 capitelli, una cupola ottagonale e da due torri cilindriche. Si riprende il cammino superando un paio di rotatorie della strada P-980 >>>collocate una prima e una dopo il ponte della autostrada A-67 e prendiamo una lunga pista bianca che corre parallela alla P-980. La pista è ad uso e consumo specifico dei pellegrini come testimoniano i pilastrini con la piastrella che riproduce la conchiglia di "Santiago" gialla su sfondo blu, che posti a coppie di due a due la delimitano e impediscono alle auto di accedervi. La mia amica pellegrina Maria Cristina diceva che bisognava passare in mezzo ai pilastrini perchè porta bene e soprattutto ci si carica dell'energia del cammino ...
Lungo questa via passiamo per Población de Campos
(percorsi Km 9,2) dove si possono trovare bar, un negozietto e anche albergues. Prima di attraversare il río Ucieza >>> chi vuole può prendere la deviazione per Villovieco tanto per rompere la monotonia del percorso,
oppure continuare in direzione Revenga de Campos (percorso tradizionale) lungo la pista bianca parallela alla strada e contraddistinta dalle coppie di pilastrini. Seguiamo questa via e attraversiamo Revenga percorrendo la calle General Amor. La sommità della torre della
iglesia de San Lorenzo è diventata terra di conquista delle cicogne che hanno piantato i loro grandi e incredibili nidi. All'uscita dal paese, riprendiamo l'ormai solito cammino che ci porta alla vicina Villarmentero de Campos (percorsi 14,7km).Qui troviamo un bar all'entrata del paese e un'area di sosta all'ombra di alcuni pini, all'uscita >>>. Procedendo sempre dritti come un tiralinee e per la solita pista pianca parallela alla strada si arriva a Villalcázar de Sirga dove troviamo la mastodontica chiesa templare de Santa María la Blanca del XII secolo. Un misto tra romanico e gotico che vala la pena visitare ... sempre se abbiamo la fortuna di trovarla aperta. Sopra il bellissimo portale d'ingresso
ad arco acuto si trova una rappresentazione scolpita degli evangelisti e dei dodici apostoli. Nella piazza, curiosa la installazione della "mesa del peregrino": un tavolo, una sedia, un pellegrino già seduto al fianco del tavolo ... ideale per una foto ricordo.
Lasciamo questo luogo e ci rituffiamo nell'andadero (via) che nel tratto finale rompe un po' la monotonia. Senza grossi trambusti arriviamo quindi a Carrión de los Condes >>> finale di questa tappa. Sorta sugli argini del río Carrión, un tempo la citta era circondata da mura e strutturata in due quartieri separati.
Sotto al portico della chiesa di Santa María del Camino ai lati sopra il portone d'ingresso, quattro teste di toro, scolpite nella pietra, ricordano la liberazione dal tributodelle Cento Donzelle che i cristiani dovevano pagare annualmente ai musulmani occupanti. Carrión rimase libera di questo obbligo quando gli islamici giunti in paese per la riscossione, furono allontanati da quattro feroci tori usciti del vicino eremo.
Note: la tappa è molto semplice e piatta, per cui non richiede dispendio di energie.
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