El Cristo de la mano tendida (a Furelos)
Questo Crocefisso, che non è molto
grande (è alto all'incirca 50cm), è
dawero unico.
Il Cristo infatti è attaccato alla croce con
due soli chiodi: uno che fissa la mano
sinistra e l'altro i piedi. La Sua mano
destra, invece, è libera ed è tesa verso
di te, come se si aspettasse che tu la
prendessi.
Sa che sei stanco ... di pellegrini ne vede tanti e
quindi, vuole darti un po' di sollievo
come una mamma quando dà la mano al
suo piccolo per aiutarlo a camminare.
Poi, siccome lo vedi appeso in
modo che i Suoi piedi siano all'altezza
dei tuoi occhi, sembra quasi invitare
te - e solo te -
ad accettare, nel profondo
del tuo cuore, se tenderGli o
meno la tua mano.
Racconta la leggenda:
In una chiesa,
un fedele aveva l'abitudine di confessarsi
regolarmente al suo parroco.
Però, le sue confessioni sembravano
(come d'altronde tutte le nostre) un
po' come un disco rotto: sempre le
stesse cosine e sempre lo stesso peccato
grave.
"Basta! - gli disse, un giorno, in tono
severo il parroco - non devi più prendere
in giro il Signore. È l'ultima volta
che ti do I'assoluzione per questi peccati ".
Ricordatelo bene!"
Ma pochi giorni dopo, il penitente
era di nuovo là a confessare le sue
solite mancanze e il suo solito peccato
grave.
Il confessore perse davvero la
pazienza, s'infuriò e gli disse:
"Ti avevo avvertito: non ti do l'assoluzione
così imparerai..."
Profondamente awilito e colmo di
vergogna, il povero uomo si alzò in
silenzio.
Guardò il crocefisso che, appeso al muro, troneggiava sopra il
confessionale e, proprio in quell'istante, lo vide animarsi e dire al
sacerdote:
"Io ho dato la mia vita per
questo mio figliolo, perciò se tu non lo
assolvi, lo assolverò io". Poi, con
immenso stupore, lo vide staccare il
braccio destro dal legno della croce e
sollevarlo lenlamente per tracciare
nell'aria il segno dell'assoluzione
dicendo:
"Io ti assolvo da tutti i tuoi
peccati, nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo".
Da allora la mano è rimasta staccata dal chiodo della croce e pende verso il basso.
(dal libro di Jean-Charles Leroy: "Santiago de Compostela - oltre e tutto - ")