La protezione della Madre Terra
E' un dovere per un pellegrino conoscere qualcosa del misterioso popolo basco che continua ad avere ben radicate la propria lingua, le proprie usanze e la propria identità.
Prima dell'avvento del Cristianesimo, i monti, le grotte e la natura erano popolati di tanti esseri magici, il più delle volte lugubri. Il cielo serviva loro soltanto per muoversi, mentre i luoghi dove abitavano erano antri e caverne, sopra il suolo, o gallerie e mondi sotterranei.
Prima che questo si avverasse, il mondo era in altre condizioni.
Vi racconto allora la leggenda del “Fiore del sole”, l'eguzkilore, che nacque poco dopo la creazione della luna e del sole.

La grande madre, Amalur, la Terra, la quale ha un nome che in lingua euskara significa appunto “Madre Terra”, era popolata da tanti uomini che brancolavano nel buio alla mercé di draghi, streghe ed esseri del male. Terrorizzati, i poveri uomini si presentarono alla Madre Terra e chiesero di essere protetti e di poter individuare i pericoli per fuggirli. Amalur, da buona madre, ebbe pietà dei propri figli e creò per loro la luna, Ilargi.
Non contenti però di essere protetti solo parzialmente dalla luce fioca del nostro satellite, si ripresentarono puntuali per una seconda supplica: ottennero la creazione del sole, Eguzki. Ora le cose andavano nettamente meglio, anche se gli esseri della notte, aspettavano il buio totale per mostrare la loro terribile presenza.
Una terza delegazione, inviata a Madre Amalur, ottenne il massimo. La Madre Terra fece crescere un fiore talmente bello da vedere - un vero splendore, specialmente se essiccato - che gli esseri, che popolavano di incubi le notti degli umani, credettero di essere in presenza di Eguzki, il vero sole caldo e splendente. 
Da allora le porte delle case nei paesi baschi, dalla Francia fino a Logroño, sono protette da questo magnifico fiore che altro non è che la carlina acaulis, il cardo dei prati di montagna. >>>
Esso è raffigurato su magliette, intagliato nei mobili, su porte e finestre; ricamato su drappi e confaloni e dà l'impressione di un grande ostensorio con al centro la sacra particola che protegge i Baschi e i pellegrini in cammino verso Santiago.