Cammino Primitivo - il racconto di Elda (agosto 2007)
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Fonsegrada  De Cadavo km 28
Sveglia lle 6.00, caffè dalla macchinetta e biscotti. Poi via al buio. Comincia a piovere. E' bello camminare al buio,  aspetto con emozione il sorgere del sole e osservo come il cielo cambia colore. Si percorrono sentieri in quota come un saliscendi, e giù, la valle avvolta in una nebbiolina. Saliamo fino a quota 1050, arriviamo alle rovine dell' hospital  de Montouto.
Il mattino si fa pià chiaro, lungo il camino alcune sculture preistoriche di bisonti sorvegliano da millenni il sentiero. Sulla statale  a Paradevella ci fermiamo ad un modesto bar che è anche negozio e trattoria. L'oste si fa in 4 per accontentarci, è impreparato nell'avere tante persone. Viene in aiuto la sua signora, che ci fa il caffè con la moka, sono gentili e sembra di essere ospiti a casa loro. Dopo un panino con "chorrizo" e "caffè con leche" si va avanti rifocillati. Il tempo migliora, ora è sereno.
Il camino prosegue per lo più per la carretera. Gli spagnoli rallentano perchè Teresa e Pepa sono affaticate. Vado avanti con Stefano, superiamo Gigi e Giorgio  che non si sono mai fermati. Stefano è un tipo strano, stravolto da una  fede incrollabile, ha un furore che lo spinge a camminare come un forsennato come se stesse per compiere chissà quale missione. E' partito da Lourdes ed ha fatto la costa del nord, per adempiere ad un voto: la nascita dal figlio.
Intanto la moglie è a casa a spupazzarsi il pargolo. In salita fatico a seguirlo, si comporta così anche con gli spagnoli, perchè tanta furia? Perchè lo seguo? Perchè la mia è una sfida, voglio dimostrarmi ciò che sono capace finchè il fisico regge, e lui mi dà il tempo. Arriviamo a Cadavo con il sole alle 12,30. L'albergue è una palazzina nuova. Molto pulito, ha servizi nuovi ed è accogliente. Super! Non c'è nessuno, ma è aperto. Doccia, bucato, sistemazione ottimale e poi arrivano gli altri alla spicciolata. E pian piano si riempie, gli ultimi non troveranno posto. Il pomeriggio è di riposo assoluto.
Si chiacchiera, ci si scambia consigli sulla cura dei piedi, sul camino...Alle 17,30 arriva l'hospitalero che è un funzionario del comune e prende nota delle presenze, fa il timbro e raccoglie i donativi.
Vado in paese a fare la spesa. Il pomeriggio è ancora lungo .... che bello l'ozio. Me lo concedo di rado, se non mai. Alla sera si va a cenare in trattoria, il menù del pellegrino:  zuppa di lenticchie, bistecca, insalata, torta di Santiago, vino, grappa "ruha" per solo...10.00 euro.
E poi buona notte.

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