Finalmente è sorta l’alba per lasciare il posto che mi ha dato una grossa sorpresa: la presenza di formiche di cui non mi ero accorto ieri sera allontanandomi dalla frontiera. Avendo stabilito di non arrivare a Medugorje oggi, ho proceduto con calma giostrandomi tra queste persone che parlano una lingua strana e alcune volte non si comprende se mi trovo ancora in Herzegovina o in Croazia dato che alcuni sventolano la bandiera croata.
Vicino ad una scuola scopro che preparano i tavolini e le tavolate per una grande festa popolare per loro con la bandiera croata, Sant’Antonio del 13 giugno.
Qualche secondo dopo vedo alcuni della polizia locale che mi dicono che sono in Erzogovina. Chi comprende queste cose sarà fortunato. Mentre sto scrivendo ho sentito i fuochi di questa festa che hanno voluto anticipare di due giorni. In questo poercorso ho sulla mia sinistra il fiume che non mi ha lasciato da Metkovic e che mi lascerà solo questa sera.
A Vissici ho voluto visitare una chiesa ove il parroco stava facendo dottrina forse perché il sabato non vanno a scuola.
All’uscita sono stato accompagnato da questi ragazzini che nel lasciarmi mi hanno voluto salutare forse promettendosi di chiedere chiarimenti al prete. Dopo aver salutato i ragazzi ho pensato a quello che era successo ieri in cui mi avevano chiesto una cifra enorme. In alcune parti ho notato in certe zone di questi stati una politica economica nell’approfittarne del turista aumentando i prezzi fino ad un certo punto per poi piangere in un secondo momento in cui la gente si stufa e si rivolge ad altri posti.
Anche a Dubrovinik, e in altre città montenegrine, croate o serbe ecc vedere i prezzi raddoppiati per i problemi della Libia, dell’Egitto e della Tunisia perché certe crisi dovrebbero alla fine finire e riprendere un tipo di economia.
Sia io che i miei amici meridionali soprattutto della Puglia vediamo o abbiamo visto i prezzi eccessivamente alti nelle nostre zone che sono stupende in confronto a quelle del centro nord dalla Romagna al Trentino che meno disoccupazione di noi con un’economia migliore rispetto alla nostra. A questi interrogativi posti da tanti amici settentrionali non so cosa rispondere e faccio finta di non capire. Mentre tra di me pensavo a queste cose da alcuni giorni incontravo pullman riservati che tornavano da Medugorje portando i gruppi dei pellegrini in altri centri come Spalato, Pola ed altre cittadine.
Da ciò potevo prevedere la gran confusione che avrei trovato nella città ove ero diretto dato che il turismo religiose si muove verso queste mete che attirano molto i credenti anche se ufficialmente la chiesa non ha preso alcune posizione ma lascia fare anche per gli enormi proventi.
Ad un certo punto dopo aver fatto provviste alcuni mi hanno indicato un percorso entrato in un bar ove un signore che era stato nel bergamasco mi ha invitato al suo tavoli uno ove ho accettato la birra mischiata al vino mettendoci a chiacchierare per un certo periodo facendomi passare il nervosismo.
Posso dire che grazie a questo errore mi è stato possibile trovare alloggio grazie ai frati francescani che volevano offrirmi la cena ma che per pudore gli ho detto che mi bastava solo un letto.
Terminando questa pagina del diario di bordo vi saluto e vi abbraccio,

Cosimo