Dietro suggerimento del cameriere dell’albergo ove ho dormito, ho fatto il sentiero della vecchia strada che univa Neum a Metkovic pensando di fare un percorso non battuto dalle auto ma solo dalla gente del posto.
Percorrendo il sentiero di pietrisco sembrava che tutto andasse bene anche se la strada saliva fino alla montagna cercando di indirizzarmi a naso e stando attento a non sbagliare.
Anche se avevo un po’ di timore proseguivo diritto fino ad arrivare prima ad una torre che per me era un posto di controllo delle alture e delle acque del nostro Adriatico e poi ad una cappella di devozione.
Qui chiedendo ad un signore(il primo e l’unico) vengo consigliato di procedere diritto fino alla strada magistrale della costa perché il salire sulla montagna sarebbe stato facile perdersi. Seguendo il suo consiglio vado avanti superando una chiesa che sembrava bella accanto ad un cimitero per poi giungere alla statale per Spalato ove ne approfitto per prendere alcune albicocche e vengo a sapere che dopo 5 chilometri avrei trovato una cittadina con alcuni bar-ristoranti prima della deviazione per Metkovic.
Inutile dire che ho faticato per la salita ma il panorama è stato stupefacente controllando dall’alto l’azzurro del mare, le varie isole con le sue insenature che valeva la pena di godere.
Non so se ho allungato o abbreviato il percorso ma ne è valsa la pena per poter godere la visuale di un panorama stupendo che difficilmente potrei vedere in Italia anche se ne abbiamo dei migliori.
Arrivato alla deviazione prevista e dopo essermi fermato per riposarmi sotto un sole cocente sono arrivato a Metkovic ove pensavo di trovare un posto per la notte ma tutti mi hanno consigliato il solo albergo che voleva un prezzo esorbitante .
In questo caso ho fatto come al solito, cioè proseguire e tentare di trovare più fortuna avanti superando la frontiera come è successo. Qui ho appreso che potrei raggiungere Mediugorje con una tappa forzata ma cercherò di percorrere una ventina di chilometri cercando di fermarmi ad un posto di mia scelta.
Per vedere le foto o seguire il diario di bordo potete vedere picasa Cosimo D’Ettorre album n2 oppure Fragagnano.com oppure pellegrinibelluno partecipando con i vari interventi.

Saluti da Cosimo