Ieri sera ho dovuto lavorare fino a tardi col pc ed ho smesso perché mi ero accorto che stavo dando i numeri e sono andato a letto in modo da potermi alzare alle cinque.
Infatti come al solito alle 6 sono partito con un traffico inesistente o minimo superando facilmente Mokosica, Zaton, Orasac, Trsteno, Brsecine per poi giungere dopo oltre km 30 a Slano.
Da una parte predominava la montagna mentre dall’altra ammiravo i vari isolotti e il golfo con le sue insenature. Questa parte mi attirava maggiormente riuscendo a farmi osservare i vari colori del mare.
A Trsteno ho visto un bel campanile e sono andato a vedere se fosse aperta. Sono stato fortunato perché ho trovato un simpatico parroco che mi ha fatto visitare la chiesa di San Vito ed ha voluto parlare con me dato che come tutti i sacerdoti conosceva la nostra lingua.
Dopo ho ripreso il percorso con una temperatura più calda e con l’acqua che dovevo razionare che stava finendo perché mi avevano come al solito date indicazioni errate. Pazienza perché ho considerato tutto ciò con calma dando la colpa a me che non avevo fatto le provviste precedentemente perché per oltre 16 chilometri non c’era un market.
Ogni tanto cado in questo tranello anche se l’esperienza mi ha consigliato di non fidarmi, ma di prevedere le difficoltà.
Lungo il tragitto ho incontrato un ragazzo francese con una bici con una ruota anteriore molto più piccola rispetto quella posteriore.
Per me l’importante è che sia finito tutto bene e che stia a raccontarvelo.

Ciao da Cosimo