L’uomo propone e Dio dispone.
Come avevo precedentemente accennato avrei dovuto fermarmi per notte mi sarei fermato a dormire a Devra ma non è stato possibile perché non c’era posto e poi perché c’erano solo super alberghi.
Mi sono rivolto alla cattedrale, bellissima chiesa antica, dal parroco Don Filippo che mi ha detto che egli doveva rientrare la sera all’altra parrocchia. A questo punto non mi rimaneva che scappare da Budva e cercare un altro posto a Kotor o Cattaro dell’antica Venezia.
Tutte due hanno un famoso centro storico dentro le mura pieno di turisti che non mi aspettavo. Invece di fermarmi per visitarle questa cittadina ho preferito prendere il bus e farmi portare Kotor ove mi sono appoggiato presso il convento dei frati ove Padre Mario è stato molto gentile nell’ospitarmi.
Egli ha voluto intrattenersi con me e mi ha detto di essere della Croazia e che è l’unico frate del convento.
Questa notte c’è stato un grosso temporale già preannunciatosi dai fulmini e dai lampi del pomeriggio.
La mattina anche se l’aria era fresca sono riuscito a camminare bene attraversando la zona che costeggia le bocche del Cattaro con mare da un lato e montagne dall’altra parte attraversando Tomic. Dobrota, Drazin, Perast, Risan, Morini, Vala, Herceg Novi per circa 30 km.
L’incontro più commovente è stato quello avuto con un certo Giovanni di 83 anni, che ha perso la moglie da circa un mese e di cui sente molto la sua mancanza dicendo che era una coppia affiatata e che non vi è stato tra di loro nessuno “screzio”.
Mi ha detto che dava l’acqua alle piante vicino alla chiesa della Croce e le guarda sempre con amore.
Ho cercato di consololarlo come potevo ed egli ha aggiunto che nel piccolo centro ci sono 20 chiese di cui alcune sono chiuse.
Sono andato a vedere il santuario sull’isola che è carino con molti turisti ed il parroco con altri collaboratori fa da Cicerone quasi avendo creato una sua agenzia. Stasera penso di fermarmi a Herceg Nova se non ci saranno altri problemi.