La fontana della Madonna di Roncisvalle e il cervo devoto
A Roncisvalle, a pochi metri dal vecchio ostello di Itzandegia, nella zona della Collegiata, si trova la Fontana de la Virgen de Roncesvalles.
La leggenda riporta che uno dei monaci della Collegiata, nel timore di un imminente attacco dei Mori, seppellì la statua della Madonna per preservarla dai vandalismi e dal saccheggio. Il religioso però morì senza poter rivelare a qualche confratello il nascondiglio segreto e tutti credevano che la sacra immagine fosse andata distrutta.
Parecchi anni dopo i fatti, alcuni pastori osservarono un cervo che ogni notte si recava a bere alla fonte di Itzandegia. E, mentre si abbeverava, il suo imponente palco di corna si illuminava in modo stranissimo. Venne avvisato il vescovo di Pamplona, che comunque non dette credito a quanto gli era stato riferito.
Una notte però il vescovo si svegliò di soprassalto: la sua stanza si era illuminata misteriosamente. Apparve un angelo che rimproverò severamente il vescovo: "Lei deve ascoltare i pastori e andare alla fonte di cui Le hanno parlato. Lì la Madonna l'aspetta".
Il vescovo, sorpreso e intimorito, si recò immediatamente con il suo seguito a Roncisvalle. Cercò subito i pastori perché lo guidassero sul luogo delle apparizioni. Qui ordinò che si scavasse attorno alla fonte. A poca profondità, i picconi colpirono un'urna di marmo che venne recuperata ed aperta.
All'interno comparve la statua sparita della Vergine di Roncisvalle, raggiante nelle sue splendenti vesti argentate. Venne sistemata al suo posto, sopra l'altar maggiore della Iglesia Colegiata de Santa María di Roncisvalle, appena costruita, e lì si continua ancor oggi a venerarla e festeggiarla, soprattutto l'8 settembre, giorno che la ricorda.