i 150 cavalieri di Carlo Magno ...
Nel tratto che precede Villamayor de Monjardín, il pellegrino scorge già da lontano le rovine del Castillo de San Esteban, in cima al Monte Monjadín.
Senza fiato per la lunga salita, forse ci si lascia prendere dalla paura di dover salire fin lassù, ma ci si rende anche conto di calpestare una terra piena di storia.
Può essere però non si sappia che questo piccolo centro è stato teatro di una delle leggende del Cammino di Santiago, che parlano del rapporto tra San Giacomo e Carlo Magno ai tempi della Reconquista.
Carlo Magno, da buon re cattolico, si stava impegnando ad allontanare dall'Europa l'invasione mussulmana ed operava spesso in terra di Spagna.
La leggenda vuole che Carlo Magno, nell'anno 778 d.C., affrontasse le truppe saracene proprio nel territorio di Villamayor de Monjardín. Per salvaguardare la vita dei propri soldati, Carlo Magno chiese a Santiago di svelargli la lista di coloro che sarebbero caduti durante la battaglia. Accogliendo la pressante richiesta del re, San Giacomo fece comparire una croce rossa sugli scudi di 150 uomini. Carlo Magno ordinò subito ai “segnati” di rientrare all'accampamento, nelle loro tende.
Si attaccò battaglia e tra i soldati di Carlo Magno non vi fu nemmeno una vittima al campo, ma al rientro al campo ci fu l'amara sorpresa di trovare morti tutti i 150 soldati che si volevano preservare. Carlo Magno imparò così che, di fronte alla morte, non esistono favoritismi e che neppure l'amicizia con i santi può sempre cambiare il corso della storia.