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Crescono gli attacchi agli hospitaleros del Cammino di Santiago
giovedì 19 maggio 2023
di Antón Pombo - (leggi l'articolo originale)


Quando si parla di un argomento scomodo, come quello che stiamo sollevando oggi, molti rispondono sostenendo che la violenza è insita nel genere umano, che nella storia c'è stata molta più aggressività che nel presente sul Camino, e che l'ora i casi noti sembrano aumentare perché sono segnalati più di prima, e anche perché ci sono sempre più pellegrini, o quant'altro sul percorso e per pura statistica aumentano anche i problemi.
Quanto detto ci ricorda le scuse dei politici, ma preferiremmo fare un'interpretazione in un contesto generale, perché sono cresciute anche le violenze contro i responsabili di altri campi, ad esempio nell'istruzione o nella sanità. Tuttavia, il Cammino di Santiago è stato finora uno spazio di convivenza abbastanza placido, anche se forse le cose stanno cambiando, e con una velocità preoccupante.

Un mese fa la stampa ha fatto eco ad un episodio accaduto a Frómista, intitolato Noche de terror en Frómista, secondo cui l'hospitalera del rifugio municipale, Carmen Calvo, ha dovuto sopportare gli eccessi dell'alcool e il delirio di una pellegrina autodefinitasi "influencer": danni, insulti e aggressioni scatenate; persino una passeggiata per la città praticamente nuda ... Carmen ha ha fatto presente che non è la prima volta che viene aggredita da un pellegrino, le è successo qualcosa di simile già in ottobre ... cose mai viste prima.
Approfittando del fatto che il gestore dell'ostello Ave Fénix di Villafranca del Bierzo (Jesús Jato) era assente perchè indisposto, ha denunciato il furto da parte di alcuni hospitaleros che si spacciavano per Neo-Templari e sarebbero venuti in aiuto all'ostello (vista la sua assenza) per diversi giorni, hanno fatto sparire i soldi raccolti delle quote dei pellegrini, oltre a una collezione di medaglie giacobine in bronzo realizzate da Irene de la Barca.
Altrettanto grave, e ampiamente pubblicizzata dopo essere stata denunciata dalla vittima, José Ramón Blanco, e dalla Fraternità Internazionale del Cammino di Santiago (FICS), di cui è membro, è stata l'aggressione fisica compiuta da un pellegrino contro l'hospitalero dall'ostello O Pino. In questo caso, l'incidente è consistito in minacce di morte da parte di un pellegrino eccitato che si è categoricamente rifiutato di registrarsi, seguite da due forti colpi alla testa, come si può vedere nella registrazione trasmessa in TV (Antena 3 ), a causa della quale ha dovuto andare al centro di salute. Lo stesso violento pellegrino ha di nuovo incasinato tutto, due giorni dopo, nell'ostello pubblico di Palas de Rei.

Infine, e sebbene appartenga a un altro genere, vogliamo riprodurre qui la denuncia che un altro hospitalero ha presentato, in questo caso dall'ostello Puente Duero (Valladolid), sul Camino de Madrid. Si tratta dell'atteggiamento intimidatorio di un gruppo di pellegrini: "Tre auto di lusso sono arrivate all'ostello e da una di esse sono uscite alcune donne con 20 credenziali per apporre il timbro dell'ostello. Ho detto loro che ogni pellegrino avrebbe dovuto portare il suo, e io l'avrei timbrato. Hanno cominciato a insultarmi, e quando hanno visto il trambusto delle altre macchine sono scesi diversi uomini che, oltre ad intensificare gli insulti, hanno cercato di colpirmi".

Sono solo quattro esempi di quanto accaduto, ma sappiamo che altri hospitaleros hanno vissuto situazioni simili, e molti di loro confermano che il profilo del pellegrino è molto cambiato negli ultimi tempi, e che ci sono sempre più persone che mancano di rispetto sia a chi li accoglie sia ai loro compagni di cammino. Alcune persone pensano che la situazione del Cammino stia degenerando a passi da gigante, soprattutto quest'anno in cui diversi itinerari sono travolti dall'afflusso ed entrano in uno stato di entropia (confusione,disordine, caos). Non vogliamo essere allarmisti, ma forse gran parte del problema sta nel sovraffollamento promosso dall'industria del turismo , compreso l'effetto pull low cost, che ha portato verso questi itinerari di pellegrinaggio persone che, senza tanta pubblicità e pull effetto, Non gli sarebbe mai venuto in mente di fare il Camino.
La rotta giacobina è diventata una meta alla moda, [ndr: ??] un oggetto del desiderio, una sfida che tutti devono portare a termine anche in quattro o cinque giorni, pena l'esclusione dall'ondata consumistica. E da quella polvere... si generano pantani sporchi e luridi.

Antón Pombo : Giornalista specializzato nel Cammino di Santiago e storico

 




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