diario di cammino di Veronica Bronzato di Belluno (luglio-agosto 2005)
pag 5

1 agosto: Sarria-Ligonde 38km. Per pranzo ci si può fermare a Portomarin, è una bella città. Ci sono albergue lungo il percorso un po’ ovunque. A Ligonde c’è un rifugio-stalla a offerta libera per i pellegrini più “pellegrini” dove ci si deve adattare, ma ce n’è un altro appena fuori, nuovo e pulito a 6€. Poco lontano si può mangiare. Arrivati a questo punto fermarsi a comprare cibo e acqua al supermercato diventa secondario…

2 agosto: Ligonde-Arzua 38km. Dopo Arzua il rifugio più vicino è a 19km. Qui c’è un rifugio che apre alle 13.00 e che è già esaurito alle 13.15, perciò ci sono o gli alberghi veri e propri, o tre “ostelli” in cui i prezzi, se si contratta un po’, arrivano a 12/13€. Ma ormai Santiago è dietro l’angolo, ci si può permettere qualche lusso. Se si riesce ci si può fermare nella giornata a Melide per magiare il polpo, è una loro specialità.

3 agosto: Arzua-Santiago 40km. Ci si goda l’ultimo giorno. È dura da morire, non finisce più, se c’è il sole fa caldissimo, a Santiago si arriva zoppicando. Si passa la zona dell’aeroporto, poi il Monte Gozo e infine la periferia eterna della città. La parte bella di Santiago è ovviamente il centro storico e la Catterdrale. Per trovare da dormire non c’è alcun problema. Non solo c’è l’albergue principale, ma il centro è comunque pieno di persone che offrono stanze in piccoli Hotel. In alcune guide ci sono poi anche i numeri di telefono di alberghi carini e a poco prezzo, circa 20€.

INFO UTILI

La Credencial: esiste quella spagnola o francese che si può prendere se si parte da Sain Jean o da Roncisvalle. Per avere quella italiana si può telefonare o mandare una e-mail alla Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugina (tel. 075.5736381; Santiago@unipg.it). La inviano in pochi giorni gratuitamente.

Scarpe: Ciabatte per doccia, sandali (io ho camminato praticamente solo con quelli anche con la pioggia), scarponcini o scarpe da ginnastica robuste se piove e c’è fango. C’è chi viaggia solo con scarpe da montagna, ma i piedi devono respirare il più possibile soprattutto quando arrivano le vesciche. Ricordarsi comunque che anche le scarpe hanno un peso e dopo 700km anche mezzo chilo si sente sulle spalle.

Qualsiasi guida per il cammino è buona, si impara molto di più strada facendo e spesso si incontrano veterani del Cammino pronti a dare consigli. L’importante è avere bene l’idea dei chilometri. Durante il cammino ci sono diversi negozi che vendono guide, cerotti per i piedi, creme e comunque ci sono tante farmacie. Il massimo dell’offerta si ha a Sarria, ma ormai il vero pellegrino non sa che farsene…

pagina precedente
2
3
4
5
     
inizio diario