diario di cammino di Veronica Bronzato di Belluno (luglio-agosto 2005)
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20 luglio: Burgos-Hontanas 29 km. Comincia la Meseta, meglio non esagerare nei chilometri, soprattutto se fa tanto caldo. Ci sono tratti di nulla assoluto soprattutto prima di arrivare a Hontanas, che si vede solo all’ultimo momento, quindi non si deve disperare. Qui ci sono due rifugi a 5€. Per mangiare c’è il ristorante o passa il camioncino degli alimentari nel primo pomeriggio. C’è anche la piscina a 2.50€, meglio approfittare.

21 luglio: Hontanas-Fromista 35km. È dura, non per la difficoltà della strada, ma perché le piante dei piedi cominciano a dolere sempre e bisogna tenersi il male per tutto il giorno. L’arrivo alla prima tappa, Castrojeriz è semplice, poi inizia la salita. A metà percorso si incontra anche la Confraternita italiana di San Jacopo, è bello fermarsi a dormire anche lì. Prima di Fromista c’è Boadilla del Camino, è dura perché il sole picchia e il paesino non si avvicina mai. Ma all’arrivo c’è una stupenda fontana. A Fromista c’è il rifugio Municipale a 2.50€, bello, pulito e con la possibilità di usare la lavatrice per 3€.

22 luglio: Fromista-Carrion de los Condes 20km. Tappa facile che spesso si affianca alla strada principale. A Carrion c’è il rifugio Municipale a 4€ con lavatrice, ma di rifugi ce ne sono quattro

23 luglio: Carrion de los Condes-Sahagun 42km. Ci si può fermare anche molto prima, ma ogni tanto provare le proprie forze dà coraggio per andare avanti. Il punto difficile sono i 17km dopo Carrion da fare nel nulla e che sono vivamente sconsigliati nel pomeriggio. Volendo c’è anche il taxi, ma non bisogna mollare. A Sahagun c’è un grande rifugio per 4€, non è pulitissimo essendo grande e affollato. A questo punto del cammino le città non sono più viste come luoghi turistici da visitare, ma come possibilità per trovare un letto per distendersi. Dicono comunque che Sahagun sia bella…

24 luglio: Sahagun-El Burgo Ranero 18km. Tappa facile e quasi obbligata. Infatti quella successiva costringe una fermata a Leon e dopo El Burgo prima di trovare un rifugio passano 13km. A El Burgo c’è un bel rifugio a offerta libera con acqua calda, lavatrice e cucina.

25 luglio: El Burgo Ranero-Leon 37km. Tappa molto noiosa, a fianco della strada. Meglio partire all’alba quando è ancora buio, tanto non c’è nulla da vedere. La periferia di Leon è difficile da superare, lunga e trafficata. Attenzione ai segnali del cammino perché in centro città non sono facili da trovare. C’è un rifugio non lontano dall’entrata della città ed è segnalato, ma non è molto bello. Un altro è in centro, vicino alla Basilica di San Isidoro, è un collegio gestito dalle suore, offerta libera, con acqua calda, lavatrice e asciugatrice. Attenzione: da qui il flusso di pellegrini (anche quelli poco camminatori) si fa sempre più intenso e a poco a poco diventa sempre più una corsa trovare posto per dormire.

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