articolo pubblicato sul Gazzettino di Belluno l'8 novembre 2007
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Andrea, 19 anni - racconta la sua sua splendida esperienza compiuta nel maggio 2007

Verso Santiago de Compostela, lungo il cammino dei pellegrini. 775 km a piedi. E poi ancora avanti, fino all'oceano Atlantico. Fino a Finisterre, alla ricerca di se stessi o di qualcos'altro che è difficile definire, incasellare, riassumere. Altri 100 km, anzi di più, tutti sulle proprie gambe. 900 in tutto. È il percorso affrontato da Andrea Ganz, ventenne agordino trasferitosi a Pavia. «Sono geometra e lavoro in uno studio tecnico - dice di sé Andrea - ho una grande passione per il trekking e la montagna. Sono volontario della Croce rossa e faccio parte del gruppo coordinatori delle gite del Cai di Caprile». Una breve scheda biografica, per conoscere Ganz, uno che ha voglia di raccontare e raccontarsi, come dimostra la testimonianza in prima persona che ci ha inviato per far sapere cosa significa il cammino di Santiago.

Un bellunese ha affrontato il Cammino di 800 km che porta alla cattedrale di Santiago de Compostela Cronaca di un viaggio nella fede
«Sole a picco, neve, pioggia battente e vesciche: 30 giorni senza respiro»
Mi chiamo Andrea e potrei intitolare questo articolo: "Il mio Cammino a Santiago de Compostela: 900 km a piedi dai Pirenei all'Oceano Atlantico".

Parlando con alcuni amici del mio gruppo Cai di Caprile, ho scoperto un pellegrinaggio di trenta giorni attraverso la Spagna del nord. Spinto dalla voglia di fare una nuova esperienza di vita, lascio tutto e tutti e parto con un pesante zaino da 13 kg e gli scarponi da montagna. Arrivo in Francia a St. Jean Pied de Port, la partenza ufficiale del Cammino di Santiago. Mi ritrovo in compagnia con una cinquantina di persone di tutte le età e nazionalità. Sono uno fra i più giovani del gruppo. Il giorno dopo parto con forte spirito d'avventura, sapendo che da lì a un mese sarebbe accaduto di tutto.

I Pirenei, bellissimi e diversi dalle nostre Alpi, ma ugualmente affascinanti, sono facili da percorrere attraverso agevoli mulattiere. Lo zaino si fa sentire, porto con me le cose indispensabili per il viaggio. Tutti vanno nella stessa direzione: chissà quale energia ci spinge a fare novecento chilometri a piedi. Molti se lo chiedono nei momenti di sconforto.

 

 
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