Luigi di Micco di Belluno
il mio cammino
13 maggio 2008 - 8 giugno 2008

Era da un po' che ci pensavo, sin da, quando ne ho sentito parlare da un amico: ho incominciato a documentarmi e a raccogliere notizie sul Cammino di Santiago. L'idea mi interessava , non mi spaventava affatto dover camminare per circa trenta chilometri al giorno. Per me era molto stimolante, considerato che cammino sulle montagne dolomitiche da oltre trenta anni e la fatica che mi attendeva non mi preoccupava. Avevo necessita' di ottenere notizie e quanto altro poteva essere necessario affinche' l'esperienza che volevo intraprendere si concludesse positivamente. Insieme con altri tre amici ci siamo organizzati e trepidanti, abbiamo atteso il giorno fissato per la partenza. Certamente in ognuno di noi albergavano sentimenti e sensibilita' diverse che ci accomunavano in unico scopo, in pratica quello di recarci in uno dei tre luoghi piu' importanti della cristianita' esistenti al mondo. Ci sono persone che fanno il cammino per sport, altri lo effettuano per una ricerca interiore, considerato che lungo il cammino il silenzio regna sovrano, altri per trovare nella solitudine degli spazi infiniti, la serenita' perduta. Penso che la maggioranza delle persone, effettua il cammino perche' ha la necessita' di arricchire o ritrovare la sua fede. In ognuno di noi, ci sono domande senza risposte e forse tali resteranno anche dopo aver terminato il cammino. Sono partito con spirito d'avventura e con il desiderio che da sempre mi anima, conoscere nuove realta', ed invece mi sono trovato, sin dal primo giorno di cammino, in un contesto molto diverso dai soliti. Le persone che incontravo, erano solidali e molte disponibili al colloquio. Non aveva importanza la conoscenza completa di una lingua straniera. Erano sufficienti poche parole d'inglese e quando il mio vocabolario era terminato, bastavano i gesti e i sorrisi. Si camminava insieme per un'ora oppure per giorni. Ci si perdeva per poi ritrovarsi magari due o tre giorni dopo. A volte senza nessun impegno concordato, ci si incontrava negli ostelli la sera, ed era comunque una festa. Iniziavano i racconti circa i luoghi visitati e i territori attraversati. Sovente si aveva qualche problema di salute, ed ecco che si materializzavano farmaci e medici. In piu' occasioni, c'e' stata data la possibilita' di prepararci qualcosa da mangiare per la cena, ed ecco che si materializzava, il cuoco/a , la cameriera/e che preparava le tavola, ognuno dava un contributo alla realizzazione della migliore cena possibile e a tavola imbandita , sedevano persone di diverse nazionalita'. La mattina successiva, ognuno riprendeva il proprio cammino, chi da solo, altri in compagnia o a piccoli gruppi, ma cio' non era una separazione, certi di ritrovarsi nei giorni successivi. Il Cammino e altro ancora , esso non e'solamente fatica, disagi , privazioni. Certo le condizioni meteo, mettano a dura prova il pellegrino: La pioggia, il fango e il caldo ti segnano nel fisico, eppure, i luoghi attraversati cosi ricchi di spiritualita', il silenzio che ti circonda, i canti degli uccelli, le immense distese di campi di grano, di vite e di ulivo ti fortificano lo spirito e la mente, fino ad annullare i disagi sofferti. Sembra che i giorni trascorrono tutti uguali, invece esaminandoli poi ci si rende conto che in ogni giornata , si e' verificato un avvenimento imprevisto. Intanto ci si avvicina alla meta, la voglia di arrivare aumenta considerevolmente, vuoi percorrere correndo, gli ultimi chilometri, per poi fermarti estasiato innanzi alla Cattedrale di Santiago, eppure la prudenza si impadronisce di te, e ti conduce per mano fino all'agognata meta. Il tuo corpo, subisce altri sussulti: Ti senti chiamare ad alta voce prima da una e poi piu' persone, che con le braccia allargate, ti vengono incontro e ti stringono in un lungo e affettuoso abbraccio, mentre qualche lacrima inizia a calare sul viso. E' una gran festa d'amore e di gioia tra persone di diverse nazionalita', che un mese prima , nemmeno si conoscevano. E' questo il momento delle foto ricordo, dei saluti e delle promesse di tenersi in contattato. Il cammino non fa miracoli, perche' tutto cio' che succede e gia' dentro di ognuno di noi. Il cammino se tu non fai, nulla di esso potrai capire mai.

 

i colori dei fiori accendono il cuore


non c'e' limite alla bellezza della natura

imprevisti ininfluenti


un momento di riflessione


una foto che vorresti prendere il piu' tardi possibile


onore alle armi al Km 0