il 9/10/2024, | alexbenax, ha scritto: |
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Ieri 8 ottobre i pellegrini arrivati nel 2024 hanno superato il numero di quelli arrivati in tutto il 2023. Non capisco se sia un bene o un dato preoccupante. Alla fine mi fido e credo che nessuno sia tornato a casa così come era partito, anche se ha fatto poco cammino e tanto taxi... Resto fiducioso che l'ambiente, l'incontro con gli altri pellegrini e soprattutto la meta finale possano segnare positivamente ognuno, anche solo lasciandogli la voglia (la nostalgia?) di tornare. Buon cammino a tutti, ULTREYA ET SUSEYA! |
il 8/10/2024, | Marcello Umberto Cappelli, ha scritto: |
mail: #mucappelli59@gmail.com#
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Cosa dire del Cammino che già non sia stato detto da altri più capaci di me. Posso solo provare a gridare al mondo intero, che il Cammino è tutto ed il contrario di tutto. Si parte con le ferite nel cuore sperando che poi diventino cicatrici, si affrontano le dure salite con la speranza che oltre il crinale si apra una pianura verde e accogliente, si scruta il cielo cercando di capire come sarà il nostro domani, si osserva chi ti sta intorno con curiosità ma anche con la gioia di incontrare e di interagire con il diverso. Un arcobaleno di colori, suoni e prospettive. In Cammino ci va chi deve dare e chi deve ricevere in ruolo non sempre ben definiti e spesso invertibili. Non conta la lunghezza del percorso ma i piccoli passi che ti hanno portato fino alla meta in quell'agognata Cattedrale dove è sepolto il discepolo Giacomo il quale, come dice spesso Don Fabio Pallotta di Santa Maria del Cammino, è uno che ha guardato da vicino il viso di Nostro Signore Gesù Cristo e ne ha visto il colore degli occhi. Per 35 giorni circa, lo zaino diventa la tua casa e li, capisci che oggi siamo pieni di cose inutili alle quali diamo una importanza che altri hanno stabilito per noi. Accadono episodi che ti fanno capire quanto è piccolo l'uomo e quanto è grande il mondo. Un mondo che se fossero tutti pellegrini come lo siamo noi, non sarebbe come oggi è. Un mondo che ha messo da parte l'uomo, che lo ha sostituito gradualmente con un suo surrogato privo di emozioni e senza alcuna forza di reagire. Finalmente arrivati alla meta, passato solo qualche giorno, la mente vaga nuovamente verso un nuovo Cammino. Non importa dove, non importa quando o con chi ma ciò che conta e di mettersi in spalla il tuo amato zaino, calzare le tue scarpe magari usate e via verso emozioni uniche, verso un mondo fatto di tanti pellegrini ai quali un abbraccio fraterno, un giaciglio per la notte, sono sufficienti a colmare cuore e anima. Ulterja a tutti i fratelli pellegrini |
il 4/10/2024, | Campoli Silvio, ha scritto: |
mail: #campoli.silvio56@gmail.com#
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Ancora stordito dal cammino nonostante il rientro a casa da più di una settimana. Anche se è stato il mio ottavo cammino non ci si assuefa' mai al cammino e all’emozione dell’arrivo a piazza Obradorio e all’abbraccio con San Giacomo! Ma, il cammino non è mai un arrivo definitivo, ma sempre una ripartenza… è come se fosse un nuovo inizio di tutto ciò che vivrò e che arriverà! Il cammino questa volta è stato particolare, desiderato dopo un periodo critico, un ringraziamento al Creato. È stato un cammino di paura di non farcela, di determinazione, di volontà, ma anche di gioia, di condivisione, d’isolamento, di preghiera, di emozione… Camminato con gli amici di lunga data e recenti, ho gioito e sofferto insieme a loro, ma la solitudine questa volta l’ho proprio voluta e cercata, ne avevo bisogno, per ritrovarmi, per sentire finanche il suono dei mie passi; ogni metro percorso erano come fossero una rinascita, guardare l’ambiente rigoglioso delle zone montane e collinari o aspro delle meseta, sentire gli odori tenui dei tappeti fioriti in montagna, oppure acre dello stallatico delle zone rurali, con uno zaino in spalla si è parte dell’ambiente che s’incontra, ed è una bellissima sensazione di libertà. È difficile comprendere tutto questo per chi non ha vissuto il cammino e comunque non accade a tutti essendo stati d’animo prettamente personali, ma il cammino di Santiago ha questo potere su me, e oggi, a differenza dei precedenti cammini, avevo motivi a dir poco esistenziali per andare sulla via delle stelle verso la tomba dell’amico del Signore. È stato bellissimo lasciare che le distanze, il tempo svuotassero prima la mia mente e poi la riempissero di nuovo di gratitudine nel ripercorrere la mia vita…Hai talmente tante ore di silenzio assoluto, immerso nei sentieri più solitari, che alla fine la testa gongola per le nuove situazioni e i pensieri, quasi sollecitati a mostrarsi dal paesaggio, dagli odori, dai silenzi…e allora cosa fai…ti ritrovi a guardare in Alto, finanche a pregare. Non per ipocrisia, ma per gratitudine! E si sta bene sul Cammino di Santiago! come se si galleggiasse su un’area, un luogo particolare, neutro, dove questo sentirsi sereni e felice, è dato dall’incontro con le piccole cose. Non so spiegare a parole questo sato d’animo particolarmente positivo, ma lì, su quei sentieri verso Santiago, lo potuto incontrare e vivere. Era nelle fredde e ancora buie mattine di cammino, in attesa di essere riscaldato dai primi raggi del sole dell’alba, che proiettava la mia ombra lontano davanti a me, era nascosta in un rio di acqua rumorosa, nell'ombra dei platani dei lunghi rettilinei delle meseta. A sera era poi nei sorrisi di anime sconosciute attorno ad un tavolo per una cena comunitaria, incontrate lì per caso, in quell’albergue isolato di montagna o dei minuscoli borghi. C'è un fascino particolare sul Cammino. È come un abbraccio tenue che t'avvolge e di nascosto ti fa sentire bene, ti tocca il cuore e ti dà nuova vitalità. Ho incrociato tante persone, giovani e meno giovani, con occhi felici verso Santiago. Ringrazio, infine, la mia famiglia che ha capito la mia situazione di fare la cosa più semplice, mettermi in cammino, e si è fatta carico della mia assenza. Ringrazio i miei amici del cammino Dino, Andrea, Tony, Ignacio di Burgos, Vincenzo che dedica il suo tempo nei volontari di Padre Fabio al servizio dei pellegrini. Ringrazio Dio che mi ha dato la forza e la salute per poter rivivere ancora una volta questa esperienza meravigliosa! Ringrazio San Giacomo che mi attrae da una terra lontana e che in futuro torni ad abbracciarlo ogni volta che ne sento il bisogno! |
il 10/9/2024, | flavio bertone, ha scritto: |
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Ciao a tutte/i ho percorso il francese nel 2019 e nel 2023 sempre da SJPDP e ne sono rimasto affascinato e mi sono portato a casa tante esperienze che adesso fanno parte di me. Noto che ogni anno i numeri crescono dovuto al turismo proposto dalle agenzie di viaggio. Comprendo che non posso farci nulla ma la cosa mi rattrista, il Camino è altro. Chissà se un giorno si potrà dare spazio a chi non prenota e rischia di non trovare posto negli albergue. |
il 2/6/2024, | Stefano B. (CO), ha scritto: |
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Sognavo questo cammino da tanti anni, ma impegni di lavoro e famiglia non mi permettevano di farlo. Con l'età della pensione ho potuto finalmente prendermi questo tempo e ci sono riuscito. Esperienza unica, grande e indimenticabile. Sono felice e non passa giorno, che quel mese e poco più vissuto su quella via un paio d'anni fa, non mi venga alla mente. Passare sulle pagine di questo sito e vedere le esperienze i filmati le foto dei tanti pellegrini che hanno vissuto la stessa ''avventura'' mi crea una grande gioia. Buen camino a tutti. |
il 7/3/2024, | alexbenax, ha scritto: |
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Dopo un primo ''assaggio'' da Leon a Santiago in seguito ho fatto il francese per intero 3 volte, più il primitivo e il portoghese da Porto. La prossima estate vorrei tornare sul francese perché per me resta unico! Me lo sono sempre goduto in 31 gg, visitando i luoghi, parlando con i pellegrini e i residenti, sedendomi nelle piazze, nei bar e nelle chiese, riempiendomi gli occhi al punto che quando vedo in rete una foto non solo riconosco i luoghi ma mi si accende la memoria degli incontri, delle amicizie, delle emozioni vissute in quel luogo. Fate il cammino con calma, ovviamente se potete, e godetevelo! E una volta tornati a casa vi chiederete come sia possibile che al mondo ci sia ancora la guerra. |
il 31/1/2024, | Bettini Vittorio, ha scritto: |
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Ho fatto tutto il cammino Francese da S.J.P.de Port a Finistere, a Ottobre appena tornato non ho avuto un giudizio molto positivo. Ora che sono passati mesi mi sono accorto di quanto importante invece e' stato e quanta emozione mi ha regalato. Alla partenza da Leon nel buio ho conosciuto una persona che mi ha detto vedrai, non subito, ma il cammino ti lascera'un segno indelebile dentro di te, te ne accorgerai quando tornerai nella vita ''Normale''. Ora chi mi chiede dico solo: fallo, e' il piu' bel regalo che ti puoi fare. |
il 13/12/2023, | Sacco Alessandro, ha scritto: |
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Ci sono strade che porta ovunque e poi ci sono strade che portano in una direzione precisa Cosi è il Cammino verso Santiago di Compostela. Se penso al Cammino penso alla condivisione, penso ai passi e penso a quanto sia cambiato il mio modo di vivere il cammino Il Cammino è un mondo che si muove in un'unica direzione con migliaia di anime diverse e poco importa la ragione o l’età o la cultura o qualsiasi altra cosa, il cammino rimane una grande esperienza di condivisione Nel bene e nel male. La condivisione richiede solo un unico fondamentale requisito, ognuno porti Se stesso. Ma niente di filosofico, che durerebbe poco sotto il peso dello zaino e dei kilometri. Sul cammino ho imparato a lamentarmi di meno che sembra una cosa banale ma forse non lo è Perché se una cosa non mi piace, ho provo a cambiarla altrimenti devo smetterla di guardarla, lamentarsi non ha mai cambiato nulla. Sul cammino ho imparato a frenare quella voglia umana di giudicare, situazioni, tempo e persone Sul cammino ho trovato quella dimensione che nella mia grande città mi sembra solo utopia Sul cammino ho trovato anche tanta natura e viverla tutto il giorno e ben diverso che fare una passeggiata o una gita. Sul cammino ho visto tanta allegria, tante lacrime, tante speranze e tante persone che hanno voluto condividerle. Sul cammino faccio fatica, soprattutto i primi giorni ma del resto la maggior parte del tempo sono dietro ad una scrivania. Sul cammino si ritorna ad avere tempo per se stessi, e a volte questo rende il viaggio davvero faticoso. Il cammino è cambiato tanto in questi ultimi 10 anni ma mi rendo conto di essere cambiato anch’io molto. Auguro a tutti di mettersi in Viaggio verso Santiago che, per ragioni tante quante sono i pellegrini è davvero In grado di regalare una esperienza Unica e profonda. |
il 10/11/2023, | Laura Z., ha scritto: |
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Appena terminato il mio quarto Cammino, La Via della Plata e Sanabrese, trovando, in 35 giorni di cammino, 26 di pioggia continua, è stata davvero dura, ma San Giacomo mi ha dato la forza per arrivare da lui anche questa volta!!! Buon cammino a tutti🩷 |
il 23/10/2023, | Bettini Vittorio, ha scritto: |
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Mi sono di menticato della chicca: Santiago, una bolgia di turisti a strati tutti agitati alla scoperta di qualcosa che li non c'e', forse se cercassero dentro di se, se non e' troppo tardi, magari potrebbero trovare qualcosa. In compenso per non varsi pelare economicamente e per poi finire in qualche cloaca spacciata per albergue sono andato a dormire qualche notte decentemente al Monte de Gozo, si e' vero sono 5 km ma sinceramente fatti volentieri. |
il 23/10/2023, | Bettini Vittorio, ha scritto: |
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Sono partito da Saint Jean P.deP. il 24-8-23 e arrivato a Finistere il 23-9-23(779+90). Ho trovato le stesse persone che trovo nella mia citta', nulla di magico, stessi pregi, pochi, e tanti difetti. Tutti presi a dimostrare le loro capacita' atletiche e per i piu' giovani tentativi di rimorchio. Per i ciclisti quasi tutti con la pedalata assistita ma senza campanello(costa troppo e poi pesa), per quelli in cammino un gran lavoro per autobus e taxi.Tanti pellegirni a Saint Jean P.deP. un po meno a Roncisvalle e poi pian piano mi sono ritrovato da solo per intere mezze giornate, per poi arrivare a Sarria che sembrava la processione del Venerdi' Santo. A dire il vero non mi aspettavo nulla di piu', comunque tutto serve. |
il 17/10/2023, | alexbenax, ha scritto: |
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Ancora guerra e odio... ma chi ha fatto il Cammino sa che è possibile un mondo diverso, non perché ne ha sentito parlare nell'eco di qualche mito antico o come promessa profetica ma perché in prima persona lo ha vissuto! |
il 30/8/2023, | Gelindo, ha scritto: |
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Mi riconosco nel racconto di Zago Laura perché come lei sono stato stravolto dal mio primo cammino, la via francese, fatto nel 2011. Avevo 64 anni allora e dopo quell'esperienza ho fatto molti dei cammini che oggi si possono fare in Italia. Oggi a 76 anni con le gambe un po' stanche sento un forte richiamo che mi viene dalla via francese. Se la salute me lo permetterà l'anno prossimo ci voglio ritornare e spero che pellegrini belluno sia ancora al mio fianco. Buen camino a tutti, Gelindo |
il 4/8/2023, | Zago Laura, ha scritto: |
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Ho compiuto il mio primo Cammino nel 2021, tutto il francese e ha cambiato la mia vita, per sempre. Subito dopo 6 mesi sono partita per compiere il secondo, tutto il Nord e sono da poco tornata dal portoghese da Lisbona, non riesco più a farne a meno,infatti questo ottobre parto per il mio quarto, Plata + Sanabrese, tutti li ho fatti da sola, ma soli non si è mai, quella luce che ho trovato su ogni passo la porto dentro di me e il richiamo verso San Giacomo è presente in me ogni giorno. Li ho conosciuto la vera felicità,la soddisfazione la gioia immensa. Buen Camino a tutti per tutta la vostra vita |
il 28/7/2023, | Giova65, ha scritto: |
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Ho passato un periodo di vita duro e difficile. Lavoro, problemi seri di salute in famiglia. Mia moglie è andata in cielo e sono rimasto solo. Il cammino mi chiamava da tempo e lo scorso anno ho deciso di partire. Ho pianto, ho riso, ho sofferto male ai piedi e alle ginocchia, ma quando ho raggiunto praza de Obradoiro e di fronte a me c'era la facciata della chiesa di Santiago ho toccato il cielo con un dito. Ero felice come non mai, ho pianto a non finire e la mia Giulia era al mio fianco e come sempre mi sorreggeva. Grazie cammino mi hai regalato un momento di vita che non dimenticherò mai. Buen camino a tutti |
il 8/7/2023, | Giovanni Signorile, ha scritto: |
mail: #signorile.giovanni52@libero.it#
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Buongiorno, il 26 di Aprile ho finito il cammino francese...dal cammino: due signore inglesi guardando la guida dell'ufficio del pellegrino ,mandano il bagaglio alla tappa successiva, ma quando arrivano l'ostello che la guida dava per aperto tutto l'anno era chiuso. L'ospitalero per rendere il bagaglio alle signore pretende 40 €.Le signore chiamano la polizia che dice loro ''pagate e poi denunciate''. L'ostello San Bruno ci hanno fatto dormire a fine marzo in una stanza con 5 gradi... alle mie lamentele mi rispondevano ... ''è già tanto che vi ospitiamo (15€)''. Porto Marin mangio in un ristorante e mi danno lo sgombro al posto del tonno (sono un cuoco) senza contare alcuni insetti nella zuppa di verdura ... per farla breve il cammino è diventato un affare di mero danaro e basta, non so chi o cosa bisognerebbe fare per riportare il cammino alle sue ragioni originali ... la chiesa non lo farà mai (penso io) troppi interessi in ballo ma mi auguro di svegliarmi un giorno da questo incubo e scoprire che il cammino di Santiago ... è tornato il cammino di Santiago. Buona giornata a tutti. |
il 6/6/2023, | alexbenax, ha scritto: |
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Che meraviglia vedere che anche dopo il giubileo la cattedrale continua a riempirsi di pellegrini! E quasi tutti i giorni alla messa delle 12 c'è un gruppo che chiede il botafumeiro. E' solo folklore o c'è anche un po' di fede? Credo che - soprattutto chi fa cammini lunghi e non solo gli ultimi 100 km - non possa tornare a casa così come è partito... |
il 22/5/2023, | Bianchi Roberto, ha scritto: |
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Partito in aprile 2018 in tre amici. La prima tappa per Roncisvalle sulla via alta, 3° e nevischio quindi ''il magnifico panorama'' non si è visto. A Pamplona il gruppo si separa, sento che il MIO cammino dovrà avvenire per conto mio, o meglio, essere un libro aperto per chi incontrerò. Durante i successivi 10giorni sarà la parte che ancor oggi ricordo con le lacrime agli occhi ed il cuore gonfio di tutto quello che il MONDO riserva a chi vuol vedere ed ascoltare senza pregiudizi. La natura che si attraversa rimane dentro, le persone che si incontrano portano ognuna un mattoncino da incasellare nel proprio spirito. Il camminare senza fretta e seguire il ritmo di chi di volta in volta ci accompagna, fa da metronomo a tutto il resto del corpo...si vive in simbiosi o in sintonia con tutto quello che ci circonda. Poco prima di Burgos un piccolo mancamento mi mette in allerta. Ragionando e valutando mollo il Cammino a Burgos e predispongo per un rientro anticipato. L'anno successivo, 2019, a maggio voglio riprendere e completare il Cammino ma lo faccio da Leon in poi, mentalmente temo la monotonia delle mesetas. Deciso a portare a termine il viaggio per Santiago seguo il mio spirito che però spesso vacilla, incontro meno persone, credo che gli altri ''sentano'' la mia strana condizione. Tantissimi compagni di viaggio ma dalla durata di qualche ora, alcuni a fasi alterne li reincontro, evidentemente i miei ritmi sono diversi dallo scorso anno, camminiamo (o cammino) in modo diverso. Arrivato a Sarria subisco uno smacco psicologico dato dalla folla di camminatori sul sentiero, mi infastidiscono, non riesco ad essere con me stesso, faccio fatica ad avera tutta questa gente attorno, troppa folla, troppa fretta di arrivare (gli altri)...sono gli ultimi kilometri ma non mi trasmettono nulla, troppa confusione. Due giorni prima di arrivare a Santiago ho qualcosa di fastidioso in un occhio, mi chiedo cosa sia....quando arrivo a Santiago realizzo di aver la retina quasi distaccata. Tutto quello che ho fatto svanisce in un turbinio di preoccupazioni e pensieri negativi, la MAGIA dell'arrivo davanti alla Cattedrale non mi emozionerà. Ora a distanza di anni SO di aver goduto appieno la prima parte, natura verde, magica, profumi, suoni, persone che non scorderò mai. Mi rimarranno alcuni passaggi nella seconda parte in cui vedrò la sofferenza che la sventura riserva a qualcuno, me ne terrò ben a mente quando poi sarà il mio turno di ''pagare il conto'' per lasciare un po' di me lungo il Cammino. Un abbraccio a tutti i camminatori.... |
il 20/4/2023, | Luciano, ha scritto: |
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Condivido il pensiero che il Cammino sia un percorso personale, ma come mi disse un pellegrino, il Cammino è come un libro, si comincia dall'inizio, poi magari si interrompe e si riprende in seguito. Purtroppo ho visto molti ''pellegrini'' fare gli ultimi 100 km solo per avere il diploma come un trofeo. Auspico che la proposta di aumentare i km per ottenere la Compostela si concretizzi. |
il 17/4/2023, | Adriano, ha scritto: |
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Condivido il pensiero di Balivo A. Il cammino è una cosa che si vive di persona giorno dopo giorno. Non si compra in agenzia. Lo si costruisce una tappa dopo l'altra. Gli incontri, le amicizie che nascono cammin facendo, gli acciacchi ai piedi alle ginocchia, alla schiena; il sole, il freddo, il vento, la pioggia, il fango sono il prezioso patrimonio che si acquisisce e che con serenità, dobbiamo essere pronti a raccogliere. Vivetele appieno queste giornate perchè saranno indimenticabili. Adriano F. |
il 16/1/2023, | Balivo A., ha scritto: |
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Oggi mi pare che il cammino sia diventato ''un prodotto di consumo'' commercializzato da agenzie di viaggio e trekking ... un po' come il natale che è stato ''rubato'' dalla corsa sfrenata ai regali, agli acquisti, con una pubblicità martellante che parte già tre mesi prima. Non dimentichiamo il senso vero delle cose. Il Natale è una gioia intima che parte da dentro e si condivide in famiglia e con le persone a noi care. Il cammino è una cosa tua personale. Lo vivi tu in prima persona. Lo condividi con i tuoi compagni di cammino, con la tua famiglia, con i tuoi amici. Il cammino è fatica e sofferenza, è allegria ... non si acquista in agenzia! Lo si vive di persona perchè prima di partire, è già entrato nella nostra mente. |
il 5/1/2023, | alexbenax, ha scritto: |
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''Il viaggio è metafora della vita, e il sapiente viaggiatore è colui che ha appreso l’arte di vivere e la può condividere con i fratelli – come avviene ai pellegrini lungo il Cammino di Santiago, o sulle altre Vie che non a caso sono tornate in auge in questi anni. Come mai tante persone oggi sentono il bisogno di fare questi cammini? Non è forse perché qui trovano, o almeno intuiscono il senso del nostro essere al mondo?'' Benedetto XVI - omelia dell'11 ottobre 2012 |
il 23/9/2022, | Antonio53sv, ha scritto: |
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Partito da solo il 6 maggio per fare parte del cammino Portoghese da Fatima a Santiago con Variante della Costa passando per Vigo.il mio compagno di viaggio dei precedenti cammini ''mio Cognato Gianni'' non ha potuto partecipare a malincuore per la sua avanzata eta ,83 anni, ultimo cammino fatto con lui il 2019 da porto a Santiago percorso interno.Anche se non presente fisicamente era con me tramite telefonate e video chiamate ,la nostalgia era troppa.Fatta un'altra esperienza che non si può dimenticare ,ti rimane dentro anche se nei tuoi pensieri dici ''finito questo Basta''.Poi a casa rivedi le foto i pensieri ritornano a quei giorni viene il magone e dici quasi quasi preparo il Cammino Francese.Infatti e da qualche giorno che guardo video e leggo sul cammino Francese ,che se non subentrano problemi vorrei effettuare da metà maggio 2023. un saluto Antonio |
il 20/9/2022, | Agostino Ud, ha scritto: |
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Oggi, del primo Cammino di Santiago, ricordo e gioisco degli incontri Pellegrini. Persone X, nazionalità X, caratteri X, problematiche X, motivazioni X, femmine o maschi X, un caffè con X, una notte con X, un pianto con X, un cerotto da X. Ecco, erano tutti proprio come me: X. Nel secondo Cammino non ho vissuto questo scambio, pensavo di essere completo, ho sofferto in solitudine, lo specchio non si è rotto, c'ero solo io, l'esperto... che si è perso... ero Y! |
il 13/9/2022, | pellegrino, ha scritto: |
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mi mancano quelle giornate intense dove camminare era ciò che di bello dovevi fare e cammin facendo raccoglievi dentro di te paesaggi, pueblos, incontri con persone da ogni angolo della terra, sole, vento e pioggia. |
il 20/8/2022, | Sordi, ha scritto: |
mail: #perlapeppa@tiscali.it#
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Caro Templario Tomas , è dal 1999 che sei nei miei ricordi più cari del cammino , un grazie ancora e buon cammino sempre |
il 6/7/2022, | davideadesso, ha scritto: |
mail: #@#
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Caro Thomas, ultimo dei Templari, sono passati anni ma le due volte che sono stato da te è sempre stato speciale. Tu hai reso un servizio incredibile, trasmesso cultura e colore, verità e calore. la tua scelta e il tuo modo di essere mi hanno sempre colpito. Vorrei solo che ti arrivasse un Grazie . Spero che il mio cammino mi riconduca da quelle parti e credo che sentirò cmq la tua presenza fra quelle pietre . un ottima continuazione e buona vida! ciao |
il 8/6/2022, | alexbenax, ha scritto: |
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Spesso do una sbirciatina alla messa delle 12 tramite la webcam nella cattedrale di Santiago. Da dopo Pasqua la cattedrale a quell'ora è sempre affollata, il botafumeiro gira quasi tutti i giorni. Il cammino torna a vivere, finalmente!!! |
il 22/3/2022, | alexbenax, ha scritto: |
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Più guardo cosa avviene in Ucraina, più ripenso alle parole che Giovanni Paolo II pronunciò a Santiago de Compostela il 9.11.1982 per spiegare quanto sia prezioso il Cammino: ''Qui convenivano dalla Francia, dall’Italia, dal Centro-Europa, dai Paesi nordici, dalle Nazioni slave, cristiani di tutte le condizioni sociali, dai regnanti ai più umili abitanti di villaggio; cristiani di tutti i livelli spirituali, dai santi, come Francesco d’Assisi e Brigida di Svezia (per non parlare dei santi spagnoli), ai peccatori pubblici in cerca di penitenza. L’intera Europa si è ritrovata attorno alla 'memoria' di Giacomo in quegli stessi secoli nei quali essa si costruiva come continente omogeneo e spiritualmente unito. Per questo lo stesso Goethe affermerà che la coscienza dell’Europa è nata pellegrinando. Il pellegrinaggio a Santiago fu uno degli elementi forti che favorirono la comprensione reciproca di popoli europei tanto diversi, quali erano i latini, i germani, i celti, gli anglosassoni e gli slavi. Il pellegrinaggio avvicinava, di fatto, metteva in contatto e univa tra loro quelle genti che, di secolo in secolo, raggiunte dalla predicazione dei testimoni di Cristo, abbracciavano il Vangelo e contemporaneamente, si può dire, emergevano come popoli e nazioni.'' |
il 18/2/2022, | Donnini Loris, ha scritto: |
mail: #lodonnini@libero.it#
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Ho fatto il mio cammino di Santiago tra maggio e giugno del 2018. Quando arrivai a Santiago dissi che mai piu lo avrei rifatto. Adesso muoio dalla voglia di riprovare. Non sono religioso ma mi hanno emozionato la fede che alcuni compagni di viaggio possedevano e che io invidiavo loro molto. Ho conosciuto persone stupende come Salvatore di Palermo (con cui sono ancora in contatto) e Pino e Piero di Torino (di cui ho purtroppo perso le traccie). Del cammino mi è rimasta nel cuore la grande sensazione di libertà soprattutto mentre percorrevo le mesetas piane e assolate. Quando ero a Santiago e mentre toccavo la statua di Giacomo espressi il desiderio: se il Padreterno avesse voluto colpire con malattie qualche membro della mia famiglia avrei voluto essere io il bersaglio dei suoi strali ed in questo sono stato accontentato. Assolutamente non mi lamento e, anzi, vorrei fare di nuovo il cammino e rinnovare tale preghiera. In fondo il cammino è la metafora della vita ed il bello del cammino non è l'arrivo ma la partenza. Buon cammino a tutti |
il 5/1/2022, | Happyfeet, ha scritto: |
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Nella mia mente vedo un ragazzino, diventato adulto, che cammina. Sorrido e penso come il tempo sia volato. |
il 11/10/2021, | Davideadesso, ha scritto: |
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Buongiorno cammino e buon compleanno Pellegrini Belluno! Ogni storia e ogni pensiero sono una ricchezza per tutti. Grazie Oriano! |
il 13/9/2021, | Luciano, ha scritto: |
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Anch'io ho letto dell'ultimo tratto, ma ho risolto in altra maniera, andando fra la fine di ottobre e novembre, e comunque ho trovato più pellegrini di quanto mi aspettassi. Ma nessun problema di sovraffolamento o turigrini come qulacuno li chiama. Mi ricordo di aver letto di tour operator che organizzavano il Cammino in parte o anche tutti a prezzi che per me sono sufficienti per farne 2/3 di cammini. Ma non stò a giudicare le scelte degli altri, non li conosco e non sò le loro esigenze. Ho visto pellegrini usare sempre il trasporto degli zaini e sentire commenti poco simpatici, su questi pellegrini. Poi ho conosciuto un pellegrini tedesco con la moglie, di oltre 70 anni con problemi alla schiena, che si è fatto tutto il cammino in questo modo, ma non aveva scelta . |
il 31/8/2021, | Silvio picchia, ha scritto: |
mail: #silviopicchia955@gmail.com #
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Buonasera pellegrini Ho letto diverse considerazioni su questo sito è su fb, in tanti si lamentano degli ultimi 100 km da sarria,anche io ho constatato il traffico negli ultimi 100 km e non l'ho presa bene,pazienza. Io ho trovato la soluzione,portoghese fatto e la prossima primavera mi appresto a fare la plata e aggiro l'ostacolo.Al primo francese ho visto pellegrine con scarpe poco usate di giorno e dopo qualche curva il taxi per raggiungere qualche km più avanti,tacco 12 in tardo pomeriggio e trolley al seguito questi pellegrini rovinano il cammino. Buona serata a tutti |
il 24/8/2021, | lusignanig, ha scritto: |
mail: #lusignanig@gmail.com#
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Salve, Sono un pellegrino del cammino francese. Per la sesta volta ho compiuto il mio cammino quest'anno tra luglio e agosto. Era la terza volta da Saint Jean Pied de Port. Eravamo io e mio nipote di 18 anni. Il nostro cammino è stato molto bello e intenso, vissuto per motivi spirituali e religiosi come sempre (la gioia del cammino, la penitenza, la povertà e la libertà, la preghiera). Arrivati però agli ultimi 100km, complici le restrizioni della pandemia, siamo stati travolti dalla grande massa di turisti che poco hanno da spartire con i pellegrini. È stato così veramente difficile vivere serenamente gli arrivi per trovare posto (tutto era letteralmente invaso, compresi gli spartani albergue municipal e parroquial, ovvero quelli che utilizzo per questioni di stile da pellegrino. L'arrivo poi a Santiago un'esperienza quest'anno con tanti problemi. Tutto esaurito anche lì, la cattedrale presa d'assalto dai turisti conla porta santa del giubileo disertata, ma in cambio la cattedrale invasa e poi abbandonata dalla maggior parte dei presenti al momento della messa del pellegrino. Così i pellegrini rimangono fuori... E poi i vari Codici QR... Ho fatto notare queste cose al capitolo e ho avuto una pronta risposta. Questo mi ha fatto molto piacere. Io non smetterò di camminare ogni anno verso Santiago, ma spero un giorno di poter gustare di nuovo l*arrivo umile e sereno negli ultimi 100 km, in cattedrale e di poter varcare la soglia attraverso il portico della gloria con il mio zaino. Per ora mi pare solo importante condividere un'esperienza non del tutto serena, anche per sapere se sono solo io ad essere stato colpito da questo, oppure se anche altri hanno vissuto così il cammino quest'anno. Però voglio ribadire che questi imprevisti o questi disagi non hanno compromesso il significato e l'attrazione che questo cammino continua ad esercitare su di me. Un caro saluto, Giuseppe Lusignani |
il 6/5/2021, | Agostino Ud, ha scritto: |
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Sono passati 5 anni. Ancora sento la mia ombra che al mattino mi tirava e al pomeriggio mi spingeva. Aveva capito che da solo non potevo farcela? |
il 23/4/2021, | claudia, ha scritto: |
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mi e piaciuto tantissimo il cammino di santiago de compostela tanto che quando finisce questa pandemia vorrei rifarlo |
il 6/3/2021, | davideadesso, ha scritto: |
mail: #...#
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...e ancora e ancora tu mi torni in mente.. Fluisci da anni ormai nelle mie vene , costante, calmo, potente e sicuro. Scegli sempre tu il momento in cui far riaffiorare il suono dei tuoi passi... dei miei passi su di te, dentro te. Non posso fare altro che ringraziare per il continuo alimento che offri alla mia anima. Grazie Cammino, grazie. |
il 16/12/2020, | Frezzotti Gilberto, ha scritto: |
mail: #gilbertofrezzotti@gmail.com#
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Ultimo cammino che feci quello del Nord 2019,favoloso solo il tempo è stato in parte contrario in giugno non pensavo fosse cosi freddo,cmq superato benissimo ,ottimo panorama accoglienza ostelli ottimi.È stata una ottima esperienza la feci x la 1°volta 2014 le ultime 10 tappe.Il prossimo cammino il Salvador e il Primitivo con la speranza che il covid-19 sia finito. |
il 11/10/2020, | Davideadesso , ha scritto: |
mail: ####
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Ciao PellegriniBelluno! Buon compleanno.!!! Grazie per la tua costante presenza , grazie per il tuo “ buon combattimento”, grazie per l’efficace e amorevole comunicazione. Grazie Oriano! Grande Orianooo! |
il 14/9/2020, | marbel, ha scritto: |
mail: ##
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Ho fatto il cammino nel 2012. Bellissimo. L'unica cosa che ricordo con fastidio è l'assalto subito nell'ultimo tratto dopo Sarria da tanti che mi davano volantini con la pubblicità di ''Albergues privati'' -. Ricordo invece ancora il calore umano ed il senso di comunità che si instaurava negli Albergues pubblici, sia comunali che religiosi, anche se scalcinati e senza pretese. Adesso il Covid sta cambiando tutto e purtroppo in peggio ,sembra che maggiormente falcidiati siano gli Abergues pubblici. Quelli privati per speculazione o necessità stanno alzando i prezzi. Spero che finita l'emergenza tutto questo cambi, perché se è vero che il Cammino esiste oggi ed esisterà sempre, non sarà più lo stesso. Forse sarà meglio ma questo solo se cesserà la commercializzazione sempre più invadente a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni. Mi piacerebbe che ciò avvenisse perché vorrei rifarlo al più presto avendo già superato gli anta,anta... anta. Un cordiale saluto e Buen Camino a chi è in viaggio. |
il 11/6/2020, | Davideadesso, ha scritto: |
mail: ##
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Il mal di camino ogni tanto riemerge, in realtà non scompare mai del tutto, rimane lì leggero per consentirti di godere della vita che ti circonda, ma a volte riaffiora lacerante come la spada di Santiago. Oggi è così e come sempre bisogna alimentarlo con immagini, letture, ricordi ... finché non risulti essere abbastanza sazio da lasciarti spazio per altri pensieri , libero di occuparti della meraviglia del vivere ogni giorno. Oggi è così, ha cominciato ad aggredire i miei tessuti nella notte, mettendomi in cammino e mostrandomi qualche flecha amarilla, facendomi percorrere tappe immaginarie. Cerca di ingigantirsi facendomi realizzare (come se non ci avessi mai pensato...) che di sicuro quest’anno non potrò raggiungere la ''mia terra'', per via delle chiusure causa Covid, non potrò andare in Spagna ... cerca di sottolineare il fatto che sarà diverso, che forse gli abbracci e la condivisione di tavolate non sarà più possibile e rigirando la spada mi mostra le tante immagini passate, i massaggi ricevuti in aiuto, il sorreggersi, il cibo condiviso e le ''grasse'' risate da far lacrimare gli occhi. È vero , spesso è solo la potenzialità di poter partire in ogni momento per Santiago che mi basta, non è che avessi organizzato il viaggio, ma è già una coccola, quando fa capolino il mal di camino, pensar poter comunque fare lo zaino. Adesso ne approfitta, sa che non posso pensarlo e non sono libero. Quasi come se avesse preso lui il virus della cattiveria ... insiste. Ma io so che non è cattivo, ha solo fame, tanta fame e lo comprendo, sono abbastanza forte per nutrirlo e rimanere lucido, quindi gli do ciò che cerca e ne godo anch’io. Scopro così che riesco a calmarlo, già solo accettandolo e amandolo, lui affievolisce la sua aggressività e tende alla dolcezza, carezze , come con un cucciolone, il mal di camino rallenta il battito, fa respiri più lunghi ... gli ho detto che ho fiducia che piano piano tutto avrà di nuovo il suo spessore, magari in modo diverso ma partirò, e sarà speciale. Senza tempo, come in cammino, non ha importanza la meta, ma sarà bello sperimentarsi in ogni giorno nuovo. |
il 28/4/2020, | DAMIANO CACCIATORI , ha scritto: |
mail: #damiano.cacciatori75@virgilio.it. #
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Sono stato chiamato dal cammino per 5 maggio 2022. Perciò ci vedremo presto. |
il 16/4/2020, | Baretta Maria Grazia, ha scritto: |
mail: ##
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Il mio primo cammino è stato nel 2016 (ultimi 100 km da Sarria), la decisione fu presa in 10 minuti a cena con una amica. Io avevo perso mio padre da qualche mese e mi sentivo ghiacciata dentro. Sono partita con l'indifferenza personale e la tranquillità di chi si può permettere un taxi se non fosse riuscita a camminare. Il primo giorno dopo 24 kilometri e lo zaino in spalla capisco che se voglio continuare devo iniziare a togliermi di dosso QUALCHE PESO ... e inizio con lo zaino. Il secondo giorno i piedi infiammati, per le scarpe sbagliate, mi limitano e posso solo camminare lentamente. Il terzo giorno dico ok adesso prendo il taxi e passo dopo passo rimandando la telefonata arrivo a destinazione. Il 4° giorno disperata per il dolore mi arrabbio e comincio a pensare a mio padre che aveva lottato per mesi e mesi senza arrendersi. Da lì il ghiaccio si è sciolto e sempre dolorante ma con il cuore caldo ho iniziato di nuovo a vivere. Sono arrivata a Santiago con il cuore colmo di gioia sentendo mio padre accanto. Ho ritrovato la fede , la speranza e la forza. Ne parlo sempre con tutti, stimolo le persone a partire e tutti ritornano con grandi sorrisi che mi scaldano il cuore ogni volta. Quest'anno sarebbe stata la 5 volta, ma oggi ho dovuto annullare tutto a causa della situazione sanitaria mondiale. Sto già pensando al 2021 Anno Santo. Non so come sarà il mio prossimo kilometro ma i Cammini fatti in questi anni mi hanno insegnato a non mollare, avere fede e sorridere. Auguro a tutti voi in questo momento difficile Buon Cammino. Mariagrazia |
il 14/4/2020, | alexbenax, ha scritto: |
mail: ##
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Ancora una volta ORIANO ci regala l'aggiornamento della guida, doppiamente prezioso perché oltre a orientarci (speriamo presto!) sul cammino, nel presente tiene accesa in noi la speranza, la voglia di vivere, il guardare ad una meta davanti a noi, così da non pensare a Santiago come a un ricordo nostalgico del passato ma come al simbolo di tutta una vita da percorrere/trascorrere e da goderci in modo nuovo nel futuro. Grazie Oriano! |
il 10/4/2020, | adele, ha scritto: |
mail: ##
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Ciao a tutti i pellegrini, avevo programmato di fare circa un terzo del cammino del nord nel periodo fine giugno prima metà luglio. forse non si potrà partire ma, nel caso fosse possibile, dove si potranno trovare le informazioni aggiornate sugli albergue aperti o chiusi? c'è un sito, anche spagnolo, aggiornato e attivo sul fronte covid? Auguro buona Pasqua e tanta salute a tutti gli amici pellegrini, Adele |
il 8/4/2020, | Giovanni Francesco stella, ha scritto: |
mail: #giovanni.stella@cisl.it#
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fatto il cammino da San Jean a Santiago con la cyclette a casa seguendo il tracciato e anche i dislivelli della guida 820 km in 14 giorni pedalati davvero inquesto cammino virtuale ma comunque emozionante. sono andato da San Giacomo ora si va da san Pietro buon cammino a tutti |
il 31/3/2020, | Nardi Giancarlo, ha scritto: |
mail: #sancarlo2011@yahoo.it#
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A tutti gli amici pellegrini in questo difficile momento dobbiamo essere uniti piu che mai. e ricordare l'inno a San Giacomo cantato nella cattedrale di Santiago durante il rito del botafumeiro.’’sommo santo patrono di tutta la Spagna- amico del signore - difendi i tuoi amati discepoli - proteggi la tua nazione - le armi vittoriose del cristiano - veniamo a temperare - nel sacro ardente fuoco - del tuo devoto altare’’. Alla fine di questa lotta contro il coronavirus, partiremo per iniziare un nuovo cammino sicuri di raggiungere la meta. Avanti pellegrino fino a Compostela che il cielo della Galizia è vicino. Giancarlo Nardi |
il 30/3/2020, | Davideadesso, ha scritto: |
mail: #“#
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Questo piccolo virus, ci ha fatto sentire come realmente siamo, vulnerabili, umani, con la presa di coscienza che ogni giorno può essere l’ultimo perché ci ha sbattuto in faccia ciò che abbiamo dimenticato. Siamo vivi e questa vita si interromperà prima o poi. Questo ci fa anche comportare e sentire in maniera diversa, siamo più attenti, più presenti , pensiamo di più, apprezziamo maggiormente piccole cose che passavano inosservate, viviamo giorno per giorno. Ecco, questo piccolo bastardo con la sua crudeltà ,ci ha anche fatto un dono. Noi stessi. Per chi ha fatto il cammino magari è più evidente, ma è un po’ l’effetto Pellegrino. Ci ha ricordati che siamo Pellegrini in questa vita, come il cammino può interrompersi da un momento all’altro per via di una vescica, una infiammazione, ecc, anche la nostra quotidianità , come da sempre, ma adesso forse ce ne accorgiamo, può finire e siamo impotenti . Senza voler sminuire il dolore delle persone colpite o parenti , con il massimo rispetto per la serietà del momento a livello globale, forse, possiamo cogliere un insegnamento positivo da questo. Siamo vivi, accorgiamocene adesso. Non è necessario uscire dalle mura di casa per condurre una vita straordinaria, per fare la nostra parte e percorrere una tappa di questo nostro pellegrinaggio. Per sentirci vivi e accogliere questo dono ad ogni risveglio. Buon cammino , Pellegrini |
il 30/3/2020, | Roberto, ha scritto: |
mail: ##
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Ciao a tutti, non sono un pellegrino. Non ho particolari viaggi da ricordare e avventure da raccontare, sono una persona che come tante ha ancora una bella lista di progetti e sogni incompiuti. Quello di poter di tanto in tanto farmi qualche bella girata a piedi era però finalmente in rampa di lancio. Aspettavo con trepidazione la bella stagione per farmi qualche bella camminata. Non avevo grandi aspettative. Avevo, ho solo il forte bisogno di riappropriarmi del significato più profondo della parola ''tempo''. Inoltre camminare, sudare, fare fatica, ti mette alla prova, ti fa scoprire lati sconosciuti del tuo carattere, della tua personalità. Purtroppo però devo rimandare ancora ma non dispero, ora ci sono ben altre priorità. Arriveranno sicuramente tempi migliori per tutti, è quello che mi auguro e quello che auguro a tutti voi. Grazie Oriano per questo sito perché ha contribuito a farmi appassionare a questo mondo e che mi ha fatto già ''viaggiare'' tantissimo con la fantasia, grazie ai racconti di tanti pellegrini. Buon cammino a tutti |
il 29/3/2020, | MARCOLIN ALESSANDRO, ha scritto: |
mail: #amarcolin@libero.it#
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oggi la Spagna è in piena epidemia e il mio pensiero va a tutti i fratelli spagnoli con cui ho condiviso tre anni di cammino,sono arrivato,con mia moglie ed un amico,fino a Leon. Siate forti ed abbandonatevi totalmente a Dio con la preghiera che mi ha sempre accompagnato nel buen camino e che è l'unica arma che abbiamo per combattere il virus.Vi abbraccio e.....speriamo di poter,prima o poi,alla basilica di Santiago per stringerci forte e buttare in aria il nostro zaino. Ola |
il 27/3/2020, | Bollani Francesco, ha scritto: |
mail: #Bollani.francesco@gmail.com#
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In un momento come questo ho pensato che ora piu' che mai un pellegrino e' un uomo ''che prega con i piedi'', e dopo aver tracciato con il GPS un cammino che parte da casa mia e arriva ad Assisi lo ho suddiviso in 19 tappe di circa 20/25 km ognuna per un totale di 430 km e tutti i giorni mi faccio una tappa, zaino in spalla, sul mio tapis roulant. Dovrei arrivare in cattedrale la mattina di Pasqua. Lo dedico a tutte le fantastiche persone che stanno lavorando ogni giorno per noi che siamo costretti a casa, per i malati negli ospedali e per chi ci ha preceduti nell'ultima tappa. Un pellegrino e' anche questo. Buen camino |
il 23/3/2020, | Giovanni Francesco stella, ha scritto: |
mail: #giovanni.stella@cisl.it#
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ho fatto 5 cammini sempre in bici con amici 2010 Francese, 2011 della Costa, 2013 Via della Plata, 2017 Primitivo, 2019 Portoghese da Lisabona, esperienze indimenticabili ora dobbiamo stare a casa. Oggi ho cominciato il mio sesto cammino sulla bici da camera e con il computer davanti a guardare le immagini dei precedenti Cammini. Ecco lo propongo ad altri bicigrini abbiamo tempo basta la voglia ( e la bici da camera o i rulli ) e tornare agli splendidi paesaggi ai ricordi ai pensieri alle emozioni vissute sul cammino. chi si vuole aggiungere lo faremo insieme, da lontani ma da vicini nello spirito del cammino un saluto a tutti Giovanni Francesco Stella |
il 22/2/2020, | Carmelo, ha scritto: |
mail: ##
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Cara Antonia pellegrina quasi conterranea, io sono Bergamasco e ho fatto il cammino nel settembre del 2007 . Ho saputo anch'io della storia del Portico della Gloria e come te ne sono dispiaciuto. Ho letto anche del taglio dei pioppi all'Arroyo de Sanbol, un altro simbolo che viene cancellato, anche se è vero che gli alberi cresceranno nuovamente. Ci sono poi lavori in programma alla Croce di ferro per creare un'area di parcheggio auto. Il Cebreiro da anni è una stazione di turismo di montagna. Ma??? del vecchio cammino a misura di pellegrino che resterà??? Comunque buen camino a te e a tutti i pellegrini |
il 22/2/2020, | Antonia P. (BS), ha scritto: |
mail: ##
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Super affollamento; portico della Gloria a pagamento; ostelli a prenotazione; agenzie di viaggio che ti vendono il pacchetto Santiago .... Mamma mia com'è cambiato il mio cammino. Non sono passati molti anni da quando da sola ho fatto per intero il cammino francese, era maggio 2006. Mi stringe il cuore sapere che da quella porta, il portico della Gloria, da dove sono passati milioni di pellegrini ora non si entra più per proseguire verso la tomba di San Giacomo e quell'arco meraviglioso lo si può ammirare solo pagando. Era l'arrivo trionfale, il termine glorioso del cammino di ogni pellegrino. Con immensa gioia, prima di avviarsi alla tomba dell'apostolo si poggiava la mano su quei cinque solchi presenti nella colonna centrale, formati nel corso dei secoli, dal gesto di poggiarvi la mano destra per ringraziare l'apostolo, e poi i tre colpi di testa sulla statua del ''santo dos croques'' per ricevere l'intelligenza, gesti antichi impediti ai pellegrini veri, dal business del cammino. Le cose cambiano sempre non c'è dubbio, ma non credo che lo spirito del cammino in questo caso ne abbia giovamento. Sono contenta del mio cammino fatto allora, ma sembra quasi una storia di tanti secoli fa. |
il 4/2/2020, | Pierantonio, ha scritto: |
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Un grazie a pellegrinibelluno che mi ha dato tutte le risposte che cercavo per convincermi di fare il cammino. Le molte paure che avevo mentre pensavo di fare il cammino, si sono ridimensionate e poi una volta in cammino sono svanite. Il cammino è stato per me un'esperienza di vita che non dimenticherò mai. Buen camino a tutti i pellegrini passati e soprattutto ai pellegrini futuri. |
il 1/2/2020, | ''Giovì'' (TO), ha scritto: |
mail: ##
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Sono stati 30 giorni in cui ho faticato molto e sofferto molto causa la tanta pioggia che ho preso, ma la gioia e i ricordi che il cammino mi ha regalato superano a fanno dimenticare quei momenti. Ho fatto il cammino nel 2014 e non passa giorno che la mia mente torni su quei passi. Quando faccio uno spuntino durante la pausa lavoro, penso alle locande con il menù del dias. Quando per trasferte di lavoro, alloggio in albergo o B&b ricordo con nostalgia, le camerate con i letti a castello, la condivisione dello spazio. La mente era leggera e aveva come unico pensiero, riposare e riflettere sul cammino fin qui fatto e sulla tappa del giorno dopo. Grazie cammino |
il 4/1/2020, | Pietro, ha scritto: |
mail: #non ce l'ho#
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Posso dire di essere un pellegrino di un altro secolo. Feci il mio primo e unico cammino a Santiago nel 1998 quando fare il cammino era un po' da pionieri. Partii in solitaria da casa mia, da una valle dell'appennino, nel cuore dell'Italia. La vita mi aveva segnato profondamente essendo da un paio d'anni rimasto solo per la morte di mia moglie. Senza figli e senza la mia cara compagna di vita sentii il bisogno di andare a Santiago. Ne sentii parlare una sera in TV un documentario storico su una antica via percorsa da pellegrini nel medioevo. Venni folgorato dall'idea e nel marzo del '98 partii con molti dubbi su quello a cui stavo andando inontro. Un po' a piedi e un po' in treno arrivai a Lourdes dove mi fermai un paio di giorni per riprendere le forze. Da Lourdes raggiunsi Saint Jean de Port alla base dei Pirenei e lungo la valle di Valcarlos raggiunsi Roncisvalle. Li cominciai a incrociare qualche altro ''sventurato'' come me che dalla Germania, dalla Francia, dall'Irlanda stavano facendo la mia stessa esperienza. Fu uno stupendo viaggio che non dimenticherò mai e oggi a 80 anni da poco superati sogno e rivivo ancora con gioia. Andai fino alla fine delle terre a vedere il mare senza fine, l'Atlantico. Che meraviglia credevo di essere un esploratore come lo fu Colombo nel 1492. Un problema all'anca da tempo mi impedisce di fare le mie quotidiane camminate e quindi rimango molte ore seduto e visto che ho imparato ad usare il computer, ho scoperto un mondo di cammini e di pagine internet che parlano di Santiago. Ho trovato anche questo sito e dal momento che me ne da la possibiltà, ho voluto scrivere la mia storia. Un saluto a tutti gli esploratori di oggi. |
il 18/11/2019, | Antonello da Frosinone, ha scritto: |
mail: ##
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''I ricordi non passano mai stanno con noi'', sono le parole di una canzone che ho bene in mente, ma non ricordo più chi le cantava. I ricordi del cammino che percorsi in solitaria nel 2007, li ho tutti dentro integri e vivi come non mai. Mi ero preso un periodo sabatico per decidere il mio futuro lavorativo e pensai bene di introdurre in questo lasso di tempo, la possibilità di fare il cammino che da tempo meditavo, o quanto meno una parte di esso. In realtà alla fine lo camminai per intero. Un mese da solo tra marzo e aprile immerso con me stesso, con i pellegrini di ogni paese del mondo, da un ostello all'altro con piedi doloranti, fatica, pioggia ma anche tanta tanta gioia. Fu la migliore ''medicina e cura'' che potessi prendere per decidere poi cosa fare della mia carriera lavorativa. Oggi sono pensionato felice e ogni tanto scorro le pagine di questo sito, guardo le foto, leggo qualche diario, racconto di pellegrini, vedo qualche filmato e rivivo quei giorni la mia allegria e spensieratezza. Grazie cammino .... e forse ci rivedremo ancora. Antonello |
il 10/11/2019, | Giuseppina59, ha scritto: |
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Da tempo sentivo il desiderio di fare l'esperienza del cammino, ma impegni di famiglia, lavoro ed altro me lo hanno sempre impedito. Alla soglia dei 60 anni per una serie di avvenimenti che nella vita accadono, finalmente avevo tutti le condizioni per poterlo fare. I figli cresciuti ed impegnati con il loro lavoro, il marito in pensione ed io per mia scelta a casa. A questo punto non c'erano ostacoli e così a maggio di quest'anno sono partita per dare risposta al mio desiderio. Sono partita da St. Jean sotto una tormenta di pioggia e giunta a Roncisvalle volevo già mollare tutto. Mi sono fatta violenza e fu bene perchè quello che poi dal cammino ho raccolto, è stato grande e unico. Un turbine di incontri con persone da mille paesi del mondo, paesaggi, natura, storia, spiritualità .... erano anni che non entravo in una chiesa e nella chiesa/albergue di Grañon ho pianto così tanto e non mi sono mai sentita così serena e felice. Devo ringraziare la mia famiglia che mi ha spinto a dare realtà a quella mia idea del cammino e un ringraziamento anche al sito dei pellegrini di Belluno dal quale ho trovato le risposte ai miei dubbi, paure, ansie oltre che una guida aggiornata e indispensabile per orientarmi e capire dove ero, dove andavo e dove potevo essere accolta. Grazie cammino per l'eperienza meravigliosa che mi hai fatto fare. Il mio desiderio ora è esaudito ed una grande serenità mi pervade. PS: ora ho ripreso ad andare in chiesa, magari non quando ci sono le funzioni, ma quando passo davanti e sento il desiderio di entrare. |
il 7/10/2019, | alexbenax, ha scritto: |
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Non sapendo dove scrivere per dirlo a tutti lo scrivo qui. Grazie ORIANO per il tuo impegno e la tua passione. Questo sito mi appassiona per due motivi principali: il primo è che è l'unica vera guida aggiornata, nessuno ti batte in tempestività su caratteristiche degli albergues, variazioni sui percorsi, indicazioni sui mezzi di trasporto ecc; il secondo è che questo sito è completamente gratis, non chiedi a nessuno di pagare e neppure ospiti pubblicità. Spero che il tuo entusiasmo possa continuare, come avvenuto in questi anni di vita del sito, ad essere un riferimento sicuro per i pellegrini. Buen camino! Ultreya et suseya! |
il 26/9/2019, | Michele (BG), ha scritto: |
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Era l'esplosione della primavera in quel lontano 2013 quando partii per il mio cammino da St.Jean Pied de Port. Con fatica arrivai a Roncisvalle percorrendo l'ultimo tratto sotto una pioggia mista a neve. Fu un impatto con il cammino decisamente brusco. Poi continuando il cammino, la primavera mi regalò giornate di sole e temperature piacevoli. Fu un continuo crescendo di incontri, di paesaggi, di serate negli albergues fino alle porte della Galizia. Da li il cammino prese un altro volto. Affollamento, scontri verbali soprattutto con i pellegrini degli ultimi 100 km, malumori ... pochi saluti di buen camino. Non vedevo l'ora di giungere a Santiago per godermi l'arrivo e terminare il mio cammino. A casa comunque mi sono portato solo le cose belle, le esperienze, gli incontri che il cammino mi aveva dato ... e degli ultimi 100 Km ho fatto una raccolta di pensieri, differenziata. Buen camino a tutti e un grazie a pellegrinibelluno per il suo supporto. |
il 21/8/2019, | Franco, ha scritto: |
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Non dimenticherò mai quella pellegrina Francese di non più giovane età ... aveva delle vistose fasciature alle ginocchia segno inequivocabile di malanni da cammino. Avanzava lentamente, aiutandosi con un bastone in una mano. Nell'altra reggeva una borsa, dalla cui forma, si capiva che poteva pesare un bel po'. Conteneva una pietra e mi disse: 'é un pegno che stò portando da casa, alla Cruz de Hierro'. Era una promessa fatta a suo marito che da meno di un anno dopo lunga malatia era morto. Non mi volle dire cosa c'era dietro quella promessa ... e rispettai appieno quella sua volontà. Non c'era verso di aiutarla a portare quella borsa anche se solo per un breve tratto. Era un suo pegno e lo voleva assolvere fino in fondo. Non l'ho più vista perchè lento era il suo andare. Ho saputo da un pellegrino che l'aveva incrociata a Foncebadon e conosciuto la sua storia, che la vide inginocchiata sopra le pietre della Cruz de Hierro, la mattina mentre il sole faceva svanire la nebbia. Lentamente e con cura svuotava la sua borsa e poi con le mani al cielo piangeva a dirotto. Quale fosse la ragione di quel pegno non lo volle dire a nessuno, ma in cuore suo avrà sicuramente avuto una grande gioia. Storie meravigliose di cammino di un lontano 2014 |
il 8/8/2019, | Paola, ha scritto: |
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Dalle mesetas all'oceano passando per l'emozione di entrare in cattedrale a Santiago.... Sono passati quattro anni e il ricordo è vivo e pulsante come se il cammino l'avessi finito ieri. I pensieri ritornano prepotenti verso i campi di grano, nei boschi della Galizia, o in una chiesa dove le Clarisse intonavano i canti dei vespri. E il desiderio è uno solo: ripartire perchè il cammino è una febbre che ti porti dentro, e ogni volta l'emozione si rinnova sempre più forte.... Buen camino !!! |
il 6/8/2019, | Pier Paolo, ha scritto: |
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Svegliarmi al mattino con la mente leggera. Il mio unico pensiero è quello di preparare lo zaino, la mia casa mobile, e mettermi in cammino. Poi scoprire nuovi paesaggi, incontrare nuove persone, reincontrare pellegrini con i quali da giorni condivido tempo e spazio. Arrivare alla fine del giorno trovare dove poter passare la notte, rimettere in ordine nella mente quanto di bello incontrato nella giornata, scrivere qualche nota, andare a cena in compagnia di gente di ogni angolo del pianeta. Dormire ... e domani è un altro giorno. |
il 19/7/2019, | Rubini Giuseppe, ha scritto: |
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Muxía Certo, quando si arriva a Santiago dopo tanti giorni a piedi un po’ d’emozione c’è! Quando incroci la prima tabella con la scritta Santiago, un piccolo tonfo, nella testa e nel cuore, lo senti e giustifica la foto di rito vicino alla tabella. Altro tonfo, più marcato, quando entri in Praça de Obradoiro, e ti si apre, immensa, la facciata della cattedrale. Sei arrivato! E lo vuoi testimoniare, come tutti, con una nuova foto. Ma in me sentivo che dovevo cercare la mia emozione ancora più in là: dovevo arrivare all’oceano, a la Virgen da Barca, quel santuario magicamente eretto in faccia all’oceano, come se, nell’impossibilità di dominarne la forza, gli ricordasse però di non essere sfrontato nella sua potenza. Non so perché ma là dovevo arrivare! E allora via, altri quattro giorni di cammino e quasi altri cento chilometri ti si aprono di fronte. Via, ma il cuore va leggero, guida i passi che non temono altro avanzare. Il flusso dei pellegrini si assottiglia dopo Santiago; la maggioranza di essi si dirige a Finisterre o Fisterra in gallego, la finis terrae, attratta dal mito nascosto nel suo nome. Al bivio tra Finisterre e Muxía nessuno mi segue, sono solo, nel mio passo. Sarà quasi sempre così nei giorni successivi: acqua, vento e sole saranno i miei unici compagni per lunghe ore e lunghe vie. Solo a sera pochi altri si uniranno in qualche albergue. Si viaggia in solitaria ma non in solitudine. Il grigio della pioggia lascia spazio ad una lama di sole, aspettando di chiudersi di nuovo: allora il cammino brilla nel verde e la volontà allora ti spinge e sai che devi andare ancora ad ovest, ad ovest! E finalmente incontri l’emozione che cercavi: nel bosco, fra l’umidità, ti arriva improvviso l’odore del mare. Lo annusi, lo gusti, lo cerchi ma, invisibile, si prende beffa di te. Poi una discesa e dopo la curva due pini marittimi e oltre … l’infinito, l’oceano. Lo costeggi mentre gioca a rimpiattino fra i fusti della pineta: lo vedi e non lo vedi, si fa attendere, finché il cammino scarta improvviso e ti trovi sulla spiaggia. I piedi affondano nella sabbia, su terreni finora sconosciuti ed è dolce sentire quel morbido calpestare. L’acqua è lì, pochi metri da te, vicinissima come l’emozione che provi e il nodo al cuore che ti incatena. Rallenti: raccogli tra la sabbia la conchiglia e il tuo gesto si fa antico e primordiale, stupore dell’uomo che per la prima volta contemplò la perfezione della forma e della natura che, con pazienza infinita, ha modellato la conchiglia. Il mito è tutto qua: in un gesto privo di tempo. Un gesto che forse doveva avvenire qui, in questo luogo; e ripercorri la disarmante semplicità di quel gesto che, implicitamente, ti rende consapevole di essere un punto di fronte all’infinito. La foto necessaria di fronte al mojon col chilometro zero è ormai mondana ritualità: non è questo ciò che spinge alla finis terrae. Quando giungi alla chiesa della Virgen da Barca la consapevolezza dell’infinito e dell’umano si accentua. L’oceano è ancora più vasto e potente, nel vento che qui soffia e ti ricorda che la sua vita e il suo tempo sono ben più vasti di quelli umani. Muxía: nessun mito nascosto nel nome come in quello di Finisterre, solo una leggenda improbabile, quella della Virgen, che ha tentato di cristianizzare un luogo che suona ancora di magia ancestrale: l’acqua, la pietra, il divino. Ripenso al mio gesto sulla spiaggia: e il tempo e il colore evanescente del mito si mostrano adesso in quel gesto ripetuto nel raccogliere la conchiglia. Adesso sai perché quando sei partito hai messo nello zaino le conchiglie: una di tua moglie e l’altra, quella che tuo figlio ti ha donato quando aveva due anni raccogliendola dalla sabbia delle nostre spiagge. Le hai portate fin qui, per chilometri e giorni quelle conchiglie, e le ritornerai, a tua moglie e a tuo figlio, in pegno duraturo come loro hanno fatto con te quando te le hanno donate. Una nuova emozione nel ricordare il loro gesto semplice di allora: un gesto ora ripetuto, che riscopro e il cui ricordo non voglio mi abbandoni. Por que tuve que estar aquí? No hay respuesta. Solo sé que tenía que estar aquí. |
il 13/7/2019, | antonio falvo, ha scritto: |
mail: #antoniofalvo56@libero.it#
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Ho fatto il vammino a maggio 2019 , siamo partiti da Astorga e siamo arrivati a Fenestere. Lungo il cammino ho pregato moltissimo ,ho incontrato pellegrini di tutto il mondo giovani, anziani ,ho pregato per la pace nel mondo ,per i malati, per coloro che dedicano il loro tempo ai bisognosi,ho visto il sole tramontare a Fenestere ed ho visto sorgere un nuovo giorno . Pace e buon camino |
il 13/7/2019, | CELESTINA, ha scritto: |
mail: #cele.beretta@gmail.com#
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Buongiorno a tutti! Per motivi di lavoro devo compiere il cammino a puntate.Nel mese di maggio sono ripartita da Burgos e arrivata a Ponferrada. A differenza dell'anno scorso che ero con un piccolo gruppo,ho preferito essere sola ed è stato bellissimo.Ti rendi conto che non sei mai sola.Ho deciso quando camminare, mangiare, riposare sola o condividendo con altri,ma sempre con la percezione che in qualunque momento sarebbe bastato allungare una mano o alzare gli occhi e un altro pellegrino mi avrebbe risposto. BUEN CAMINO! |
il 11/7/2019, | MARIA PIA C., ha scritto: |
mail: #fresche-frasche@libero.it#
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confermo, dopo 3 esperienze di cammino ho detto sì al mio Angelo. dopo tanti anni da amici però (preciso che non l'ho conosciuto sul cammino), ad un certo punto ci siamo fidanzati ed il cammino ci ha unito ancora di più. cammino religioso per entrambi. esperienza spirituale che ci mancava, ogni volta che arrivi vuoi ricominciare… le prove sono tante e quando le superi non possono che restare scritte nella tua anima. emozioni tante e che dire: spero continuino nel nostro futuro. |
il 11/7/2019, | Angelo G, ha scritto: |
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nel 2014 ho fatto il tratto finale del cammino francese con un'amica (pellegrina), nel 2015 abbiamo fatto insieme il tratto Lisbona - Fatima e l'anno scorso da SGPDP a Burgos. Dopo tutte queste magnifiche esperienze ci siamo sposati il 16/06/2019. non ho idea dove andremo la prossima volta ma stiamo già camminando. |
il 30/6/2019, | Daniela Girardi, ha scritto: |
mail: #danielastabat@hotmail.com#
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Per ben due volte, saremmo dovute partire per il cammino ma il destino aveva deciso diversamente per noi, impedendoci la partenza, ma al terzo tentativo, il 12.06.2019 io e Elide abbiamo fatto il cammino da Leon a Santiago, arrivando alla bellissima cattedrale il giorno 25.06.19 Ho trovato molto di più di ciò che speravo lungo questo cammino, sul quale ho lasciato un pezzo del mio cuore... Il cammino è la meta, anzi noi siamo la meta del cammino.... lui è lo strumento per poter arrivare a noi...ma per fare questo è necessario aprire la mente e il cuore, far pulizia dell'inutile zavorra che ci portiamo sulle spalle dalla vita quotidiana, e lasciar lo spazio necessario perché li vi si depositino i nuovo pensieri, le nuove emozioni, le nuove sensazioni. Tornerò sul cammino, non ho alcun dubbio, perché quando si è provato a volare non ci si accontenta più soltanto di camminare... Daniela |
il 22/6/2019, | Manlio, ha scritto: |
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Ho capito che la vera meta del cammino è il cammino stesso. Me ne sono accorto giorno dopo giorno, incontro dopo incontro, ostello dopo ostello. Amicizie che nascono, si consolidano e rimangono nel tempo. Ma anche Santiago, l'arrivo, la fine del cammino è meta fondamentale. E' il movente, è l'artefice di tutto quello che intorno a noi, accade. E' la ragione prima che ci fa decidere di partire e poi cammin facendo generosamente ci regala esperienze meravigliose e uniche. |
il 16/6/2019, | Nicolai Dario, ha scritto: |
mail: #info@darionicolai.it#
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Ringrazio Oriano per la collaborazione che abbiamo fatto, in maniera molto spontanea senza condizioni o obblighi. A tutti buon cammino e buona vita |
il 16/6/2019, | Gaggiottini Manfredo, ha scritto: |
mail: #manfredogaggiottini@virgilio.it#
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se durante il cammino, non ti sei mai chiesto: che cacchio ci faccio qui??, non hai fatto il cammino di Santiago !!! |
il 24/5/2019, | alexbenax, ha scritto: |
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Torno a casa a fine agosto e dico: bene, questa volta il cammino l'ho fatto tutto, adesso con Santiago basta. Ma è da gennaio che mi scopro a sbirciare siti, video, diari sul Cammino di Santiago... |
il 30/4/2019, | Roberto Arduini, ha scritto: |
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Cammino francese dal 02.05.2017 al 05.06.2017 Esperienza unica, ti cambia veramente e non puoi fare a meno di ricordalo o prendere spunto dal vissuto. Non sembra siano passati due anni il ricordo è vivo |
il 30/4/2019, | Martino D., ha scritto: |
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Da pochi giorni ho finito il mio cammino, la via francese partendo da Saint Jean. Ho incontrato neve, pioggia, fango, vento, sole e polvere. Ma soprattutto ho incontrato persone da tutto il mondo e una serenità che purtroppo nella quotidianità abbiamo perso. Grazie cammino per avermi donato 30 giorni della mia vita che non scorderò mai. Martino 56 anni |
il 30/4/2019, | Davideadesso, ha scritto: |
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Ho rivisto da poco alcune fotografie rubate lungo il cammino fatto anni fa. Sono consapevole del fatto che ogni giorno dentro di me scorre il cammino di Santiago, ogni giorno penso e cerco di mantenere vivo ciò che ho scoperto lungo i sentieri . Ogni giorno quel frammento mi aiuta e ogni giorno ringrazio per quel dono. Al di là del fatto che il corpo è invecchiato negli anni, il senso di appartenenza e la pace sono lì, sempre , pronte a sostenermi. Le immagini alimentano i particolari ma è sempre tutto dentro di me, non hanno bisogno di scovare e stanare ricordi , semplicemente sono lì, Adesso. Adesso che cambia nome per la nostra gestione del tempo, anni, mesi, giorni ma che è e rimane Adesso. Posso solo ringraziare per il grande regalo che il cammino ha saputo concedermi e che cercherò di alimentare ogni Adesso della mia esistenza. |
il 15/4/2019, | Deborah , ha scritto: |
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Il ricordo va sulle piste delle Mesetas. La solitudine, il silenzio che ti avvolge .... l'Arroyo de San Bol, Hontanas, le rovine di San Anton, l'accoglienza di San Nicolas, Boadilla, Villalcazar de Sirga ... e via via fino a León. Che meraviglia. Grazie cammino |
il 24/3/2019, | Clara Lorenzino , ha scritto: |
mail: #claralor@libero.it#
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Chiedo scusa ma nel messaggio precedente ho scritto il nome Maria Pia invece che Sara Maria mi scuso con l’autrice del messaggio di averla citata sbagliando il nome! |
il 24/3/2019, | Clara Lorenzino , ha scritto: |
mail: #claralor@libero.it#
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Ho letto ciò che dice Mariapia cioè che il ricordo e le emozioni del cammino ti arrivano all’improvviso e sono forti e piene di malinconia come è vero ! Oggi è proprio uno di quei giorni partirei ora anche piena di acciacchi, ma la vita ti pone purtroppo dei limiti che sembrano insormontabili anche e più del Cebreiro! Ma il cammino non scappa ed io prima o poi lo incontrerò di nuovo! Buen camino a tutti |
il 17/3/2019, | Sally, ha scritto: |
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Pellegrini, intanto un saluto affettuoso a tutti voi. L'anno scorso ho percorso per la prima volta il mio primo cammino,il francese, partendo da Sjpdp e arrivando a Finisterre. E' stata l'esperienza più bella della mia vita, che, inevitabilmente l'ha cambiata e posso dire di essere rinata. Attraverso quei passi io sono riuscita a dare finalmente un senso al dolore che mi portavo da anni ed ho imparato ad accettarlo. Ho imparato soprattutto a volermi bene. |
il 14/3/2019, | Zambelli Tortoi Ottavio, ha scritto: |
mail: #ottovolante@libero.it#
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Spesso più che l'arrivo alla destinazione, e importante l'emozione che si vive per raggiungerla. |
il 8/3/2019, | Lino, ha scritto: |
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E adesso ... sono 2500 i km percorsi in due anni, 4^ volta a Santiago. Santiago è riuscito anche questa volta a tracciare un solco; mi ha stupito quasi tramortito al mio arrivo in plaza de Obradoiro per poi però regalarmi una notte con emozioni difficilmente ripetibili. La meta non è la meta, la meta è il passo nella polvere, il farsi avvolgere da quei campi gialli, da quelle nuvole che ti chiedi ogni volta chi le dipinge, dalla neve che ti copre lentamente, dalla pioggia forte fino a farti male, ma la meta è anche Santiago, è la felicità che vedi negli occhi di chi credeva di non farcela e nell'abbraccio di quello che è diventato il tuo migliore amico. |
il 4/3/2019, | Giovanna, ha scritto: |
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Sono passati tre anni da quel mio cammino. L'ho fatto per intero scavalcando i Pirenei e arrivando fino all'immenso oceano. Era un periodo molto duro della mia vita. Rimasta senza lavoro, il mio compagno pure lui in crisi e così mi sono presa un mese di tempo per capire come affrontare il mio/nostro futuro. Oggi vedo tutto con un'altra luce e in questo il cammino mi ha aiutato molto e lo devo ringraziare. Al mio rientro ho ritrovato lavoro e pure il mio compagno ha superato la crisi. Ora aspetto il mio primo figlio e la vita ha tutto un altro colore. Il ricordo del cammino mi prende sempre e non passa giorno che con la mente non ritorni su quei passi e sogno un dì di poterci ritornare con il mio bambino e il mio compagno. |
il 14/2/2019, | Paolo, ha scritto: |
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Sono passati nove anni dal mio cammino, ma anche grazie a questo sito, ci ritorno virtualmente spesso e volentieri. Qualche foto, qualche filmato, qualche diario ed ecco che mi trovo ancora la su quei sentieri con la mente che viaggia e cammina. Grazie cammino perchè l'eperienza che mi hai fatto fare è sempre fresca e viva ogni giorno. Paolo M. (TO) |
il 9/2/2019, | Sara Mia, ha scritto: |
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La nostalgia del cammino...eccola arrivare improvvisa come un fulmine a ciel sereno, a tradimento...quasi sempre arriva anche un nodo in gola e vorresti essere là... vorresti essere ancora in Cammino. |
il 4/2/2019, | MANIAS MIRKO, ha scritto: |
mail: #mirkobrico@tiscali.it#
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ho percorso il cammino francese per due volte, 2017 e 2018 con mia moglie e mi appresto a farlo anche quest'anno. |
il 31/1/2019, | davideadesso, ha scritto: |
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Buon Cammino Italo e.... GRAZIE |
il 14/1/2019, | Antonio D., ha scritto: |
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Il cammino mi ha dato tanto. Gioia, fatica, incontri con gente di ogni angolo della terra, momenti allegri, momenti duri. Mai avrei pensato nei miei trenta giorni di cammino, poter raccogliere così tante esperienze di vita. Per questo resterà per me un'esperienza unica, grande e irripetibile, Grazie Santiago. |
il 3/1/2019, | Luigi , ha scritto: |
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... ci si arriva così leggeri che ti sembra di volare e planare in piazza dell'obradorio. Maestosa la cattedrale ti ammalia, con il suo fascino e il peso della spiritualità che emana. Un nodo alla gola ti prende, quando saluti gli amici conosciuti in cammino. Il giorno dopo uno sforzo enorme per riprendere la via. Altre emozioni ci attendono alla fine della terra. E la vita che va! |
il 3/1/2019, | alexbenax, ha scritto: |
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Quasi 330.000 nel 2018 sono stati i pellegrini a Santiago... quindi quest'anno ho 330.000 fratelli pellegrini in più!!!! |
il 31/12/2018, | Giova, ha scritto: |
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Andare sereno e cammin facendo svuotare piano piano tutto quello che frena il tuo incedere; pensieri, fardelli inutili, preoccupazioni. Raccogliere e condividere quello che ogni giorno trovi sui tuoi passi ... e alla fine riporta a casa con te i ricordi e la serenità che il cammino ti avrà dato. :) |
il 23/12/2018, | elvis, ha scritto: |
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ho percorso il Cammino nel 2010 e da allora mi sento un'altra persona ...ho incontrato uomini e donne che sono entrate nella mia vita anche se abbiamo vissuto pochi momenti assieme.Alcune non ci sono più e sono quelle di cui sento maggiormente la mancanza ma che nei momenti del bisogno sento più vicine. grazie Cammino |
il 19/12/2018, | davideadesso, ha scritto: |
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Aver avuto la fortuna di percorrere i sentieri verso Santiago, è stato un grande dono. Il cammino ha caratteristiche tali da concedere a chi lo percorre una potenzialità immensa verso il cambiamento e questo a prescindere da che i motivi che ci spingono a farlo siano religiosi, sportivi, mistici /consu-mistici ecc .Questa è la cosa incredibile, la potenzialità è per tutti, e forse proprio questo il senso della Verità. Tutti , se tornano al ritmo vitale Vero hanno la possibilità di accorgersi e provare a cambiare. Il cammino ti pone nella condizione ma sei TU che puoi scegliere che cosa ottenere da esso. Auguro a tutti un buon cammino. |
il 19/12/2018, | claudio, ha scritto: |
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Il mio primo Cammino l'ho percorso nel 2001,mi è entrato nel cuore, ne sono seguiti altri, l'ultimo nel 2015....ma la voglia di partire è sempre la stessa.Saluti |
il 15/12/2018, | Il capitano, ha scritto: |
mail: #Alberto.marianelli@gmail.com #
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È due anni che manco dal cammino e mi manca molto. È proprio vero che il Cammino ti entra dentro, ti rende un'altra persona. Un saluto a tutti i pellegrini dei questo fantastico sito. Grazie ai gestori e a tutti coloro che lo rendono unico e utilissimo. BUON CAMMINO a tutti BUONE FESTE E BUON NATALE |
il 15/12/2018, | Luciano Nieri, ha scritto: |
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Il Cammino mi ha cambiato, le persone che ho incontrato, i luoghi che ho visto hanno lasciato un segno dentro di me. E la voglia di tornare a calcare quelle strade è sempre presente nel mio cuore e nei miei pensieri. E' difficile tradurre in parole le emozioni. Buon Cammino nella vita ! |
il 9/12/2018, | Oriano, ha scritto: |
mail: #info@pellegrinibelluno.it#
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Ho messo in linea questa nuova "bacheca" per raccogliere e pubblicare i pensieri, le emozioni che il cammino ha regalato a ciascuno di noi. Spero si riempia presto di pensieri positivi di cui tutti abbiamo tanto bisogno |